Stimolare la ricerca e l’innovazione sui big data, a partire soprattutto da comparti fondamentali come l’energia, la manifattura e la salute. Questo l’obiettivo dell’Unione Europea, che in proposito ha aperto 5 bandi rivolti alle piccole e medie imprese, per un totale di 66 milioni di euro stanziati.
Un’opportunità di investimento importante per le aziende italiane, che devono fronteggiare e trasformare in risorsa una quantità crescente di informazioni, potenziale veicolo di importanti vantaggi competitivi.
“Anche per il 2016, gli Analytics si confermano la principale priorità di investimento per i Cio italiani e i dati del mercato, che stimiamo valga 790 milioni di euro, confermano una dinamica forte soprattutto per la componente big data, con un tasso di incremento del 34%”, sottolinea Carlo Vercellis, Responsabile Scientifico dell'Osservatorio Big Data Analytics & Business Intelligence della School Management del Politecnico di Milano.
L’iniziativa dell’Ue rientra all’interno del più ampio programma Horizon 2020 e ribadisce il ruolo centrale attribuito al tema anche a livello istituzionale, doppiamente rilevante per un Paese come l'talia, che accusa un ritardo nella digitalizzazione.