Tra i dieci trend individuati dal World Economic Forum da monitorare durante la pandemia da Coronavirus figura al secondo posto quello dei pagamenti digitali. Non esiste evidenza scientifica certa che il denaro contante sia un vettore del Coronavirus, ma, in via precauzionale, sia le stesse Cina e Corea del Sud, epicentri dell’epidemia, sia la Fed, la banca centrale americana, hanno messo a punto dei meccanismi di quarantena per le banconote provenienti dai centri più colpiti ed, in generale, per gli USA dall’Asia. Stessi comportamenti si sono diffusi, a catena, nel resto del mondo, ed anche nello stivale Banca d’Italia ha deciso di trattenere presso le filiali per 14 giorni banconote che avrebbero potuto essere contaminate. La stessa Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) si era espressa propensa ad incoraggiare l’uso di pagamenti digitali, che, evitando il contatto diretto, permettono di ridurre il rischio.
Quello dei pagamenti digitali è tuttavia un trend già presente e destinato ad essere ben più longevo della pandemia. Secondo i dati dell'Osservatorio Innovative Payments della School of Management del Politecnico di Milano già nel 2019 i pagamenti digitali con carta sono arrivati in Italia a quota 270 miliardi di euro, con una crescita annua del +11%, classificando le carte al secondo posto tra i metodi di pagamento (anche online) più utilizzati in Italia dopo i contanti. Alla semplice carta di credito, tuttavia, si affianca un sempre più folto ecosistema di modalità e device di pagamento, che rientrano nel cappello degli Innovative Payments. Sempre in base dai dati dell’Osservatorio Innovative Payments, in Italia nel 2019 hanno raggiunto un valore oltre 3,1 miliardi di euro (+109% rispetto al 2018) e vedono nello Smartphone il loro motore primario, seguiti da Smartwatch e Wearable in generale e anche a Smart TV, Smart Speaker e Smart Car.
Lo studio Kantar Innovative Payment, di concerto con il Kantar COVID-19 Barometer, grazie ad un’analisi del sentiment dei consumatori e delle derivanti implicazioni per i Brand, ha sottolineato la positiva propensione degli italiani verso gli Innovative Payments che potranno diventare in un prossimo futuro una realtà sempre più diffusa nel mondo dei pagamenti, specie nel presente e nel post pandemia.
“I dati sulla propensione e l’interesse futuro degli italiani" – ha affermato Flora Bova, Client Manager presso Kantar Italia - "verso gli Innovative Payments sembrano incoraggianti e aprono a nuove opportunità per lo sviluppo dei pagamenti. Lo Smartphone avrà certamente un ruolo centrale e continuerà a trainare la crescita degli Innovative Payments, e ci sarà spazio per modalità di pagamento innovative attraverso i Wearable, la Smart TV (magari per acquistare un abbonamento a un servizio di streaming o un contenuto video), la Smart Car che consentirà di pagare i rifornimenti di carburante direttamente dal cruscotto o lo Smart Fridge per fare la spesa da un frigorifero intelligente. Sono tuttavia i Wearable, quelli più usati per i pagamenti: un quarto di chi li possiede ha già effettuato un pagamento Contactless e il 53% del campione si dichiara propenso ad utilizzare il Wearable per pagare nel 2020”.
Il successo degli Innovative Payments dipenderà, tuttavia, anche dalla capacità dei player di sviluppare un’offerta in grado di attirare e fidelizzare gli utenti, garantendo loro un’experience dei servizi di eccellenza per user experience, semplicità e immediatezza.
Questa accelerazione verso il digitale in settori decisamente sensibili anche per questioni normative legate a privacy e sicurezza, come quello dei pagamenti, potrebbe fornire l’occasione di approfondire il tema della cosiddetta RegTech (parola data “Regulation” e “Technology”), vale a dire l’impiego di strumenti tecnologici innovativi atti ad aiutare le imprese ad essere in regola con le diverse normative e a capire meglio come le regolamentazioni possano essere usate per rendere più efficienti le attività. Alla base del RegTech, vi è il principio per cui si può parlare di innovazione vera quando si trasforma un obbligo, spesso considerato limitante, in opportunità e in leva competitiva. Ecco che gli innovative Payments potrebbero forse, anche porsi come agenti facilitatori di processi di semplificazione, efficientamento ed agilità del sistema.