Industria alimentare e spreco: donate quasi 140mila tonnellate di eccedenze

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I dati dell'indagine promossa da Fondazione Banco Alimentare e realizzata dal Politecnico di Milano. Grandi aziende le più virtuose

Sono quasi 140.000 le tonnellate di eccedenze alimentari donate in un anno da grandi e medie imprese dell’industria italiana della trasformazione. Le grandi imprese, in percentuale sul loro numero, donano 3 volte in più rispetto alle piccole e 1,5 volte rispetto alle medie, mentre guardando ai comparti food sono le aziende che producono prodotti da forno a donare 2,5 volte in più rispetto a tutte le altre.
Questo un primo quadro che emerge dall'indagine promossa da Fondazione Banco Alimentare e realizzata dal Food Sustainability Lab della School of Management del Politecnico di Milano, con un’integrazione a cura di Fondazione per la Sussidiarietà. La ricerca ha coinvolto 1.812 imprese, pari a poco più del 22% delle 8.197 imprese dell’industria con più di 9 addetti, suddivise in tre classi dimensionali: 72,6% piccole (da 10 a 49 dipendenti), 19,8% medie (da 50 a 249 dipendenti) e 4% grandi (da 250 dipendenti).

Sul tema i dati evidenziano un altro aspetto importante, ovvero il legame tra pratiche virtuose di donazione a supporto della popolazione bisognosa e l'aver impostato strategie strutturate di economia circolare e sostenibilità. Infatti, tra le aziende che donano, il 75% mette in atto anche altre forme di riuso, contro il 52% delle aziende che non donano. Le imprese che perseguono obiettivi di sostenibilità in modo strutturale donano 1,7 volte in più rispetto alle altre. Tra le imprese che donano, poi, quelle che misurano le eccedenze in modo sistematico donano 2,7 volte in più rispetto alle altre, mentre coloro che donano da più anni tendono ad aumentare il loro contributo nel tempo.

Nel dettaglio: grande non è sempre sinonimo di "peggiore"

Entrando nel dettaglio dei risultati emerge quindi che i big, anche per una mera questione organizzativa, sono quelli che in proporzione riescono a fare di più: un dato utile alla comunicazione esterna per ribaltare quell'associazione comune che tende a vedere "il piccolo" sempre "migliore del grande".
Nello specifico, il 64% delle grandi imprese misura regolarmente le eccedenze e il 49% ha dichiarato di fare donazioni frequenti, con una rete di donazione strutturata e formalizzata. L’85% dona le eccedenze, con un tasso di donazione dello 0,3% della produzione, pari a 29.200 tonnellate per anno. Le grandi imprese della trasformazione quindi si confermano una realtà consolidata nella gestione delle eccedenze e nelle donazioni grazie a processi strutturati e formalizzati.
Il 39% delle medie imprese misura regolarmente le eccedenze e il 24% ha dichiarato di fare donazioni frequenti, con processi di gestione delle eccedenze in via di rafforzamento. Il 60% delle aziende dona le eccedenze, con un tasso di donazione dello 0,8% della produzione, pari a 109.434 tonnellate per anno. Le medie imprese della trasformazione sono un potenziale importante che necessita di rafforzare al proprio interno le competenze di gestione delle eccedenze.
Il 26% delle piccole imprese misura regolarmente le eccedenze e il 15% ha dichiarato di fare donazioni frequenti, con dati di gestione delle eccedenze ancora incerti. Il 52% delle aziende dona le eccedenze con un tasso di donazione dell’1,2% della produzione, pari a 139.981 tonnellate per anno. Le piccole imprese della trasformazione sono un mondo ampio e differenziato al proprio interno e costituiscono una realtà ancora emergente nel mondo della donazione.

L’impegno di Fondazione Banco Alimentare

Banco Alimentare è impegnato a intercettare cibo ancora buono perché non vada sprecato, costruendo relazioni con i soggetti della filiera agroalimentare da un lato e quelli istituzionali dall’altro. In tutta Italia sono 7.600 le organizzazioni partner territoriali convenzionate con Banco Alimentare (mense, centri di accoglienza, case-famiglia, etc.) che offrono aiuto alimentare a 1.750.000 persone in difficoltà. A loro Banco Alimentare ha fatto arrivare nel 2022 oltre 110.000 tonnellate di alimenti, parte salvate dallo spreco, parte derivate da programmi nazionale ed Europeo di aiuto alimentare per la distribuzione gratuita agli indigenti.

 

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