Indagine Fòrema sul lavoro: giovani per il reddito, senior per riconoscibilità sociale

Le aspettative tra junior e senior hanno differenze marcate ma in generale gli adulti vogliono acquisire nuovi skill digitali ed essere valorizzati e i giovani puntano ai soldi

Il mondo del lavoro è sotto la lente da molteplici punti di vista soprattutto dopo gli anni della pandemia. Anni in cui sono esplosi fenomeni inediti come le grandi dimissioni e del quiet quitting. Tra gli studi recenti è particolarmente originale quello condotto dal centro studi di Fòrema, un ente formativo del sistema confindustriale veneto. Lo studio ha raccolto le opinioni di oltre 200 persone, tra corsisti e disoccupati, puntando a far emergete cosa serve per lavorare in un mercato influenzato dalle rivoluzioni digitali e verdi. Le analisi che ne sono derivate in base all'età, genere e posizione lavorativa, hanno tratteggiato una realtà complessa.

La survey di Forema ha coinvolto un panel di 202 persone, selezionate tra disoccupati iscritti alle liste pubbliche ed ex corsisti di Fòrema, composto per il 48% da persone over 50, 40% con un'età compresa tra i 30 e i 50 anni e il 12% è più giovane. La distribuzione di genere è equilibrata. Il 44% dei partecipanti vive nei capoluoghi o nelle cinture urbane, mentre il 56% risiede in provincia. Il 42% lavora stabilmente, mentre il 58% (in particolare le donne) è alla ricerca di lavoro o partecipa ad activity di formazione (16%). La maggioranza possiede titoli di studio superiori, in particolare lauree, post lauree e ITS (46%), seguiti da diplomi (41%). Detto questo vediamo i risultati.

I giovani chiedono soldi, i senior riconoscimento sociale

La sicurezza e l'indipendenza economica sono le aspettative principali dal mondo del lavoro per tutte le fasce di età. Tuttavia, per i giovani under 29 il dato raggiunge il massimo riscontrato (50%). Da questo dato discende l'importanza dell'autorealizzazione (17%) e il loro ruolo nella società (8%).
Assodata sicurezza e indipendenza economica, per gli adulti la crescita professionale (16%) è il secondo fattore più importante, mentre per i per i senior la riconoscibilità sociale del proprio ruolo è molto importante (11%, al pari dell’autorealizzazione e della crescita).
Per chi ha un impiego, la sicurezza e l’indipendenza economica assumono un ruolo minore (aspettativa fondamentale solo per il 35%), rispetto a chi non lavora (57%), a favore invece della possibilità di crescere professionalmente (22% contro un 6%), dell’autorealizzazione (13%) e della stima sociale (10%).

Cosa si cerca per entrare nel mondo del lavoro

I giovani cercano servizi di inserimento professionale per accedere al mondo del lavoro, valutazione del potenziale e certificazione di competenze. Invece, l'assistenza burocratica e l'accesso alle banche dati sono tra i servizi meno richiesti. L'orientamento professionale è un servizio chiave per il 22% degli uomini, mentre le donne preferiscono l'accesso ai dati statistici (21%). L'apprezzamento per i servizi di inserimento lavorativo diminuisce con l'età, con la richiesta di servizi concreti di accompagnamento e sostegno nella ricerca di lavoro sotto i 29 anni (67%). Infine, l'accesso alle informazioni sulle offerte di lavoro è essenziale per il 54% degli utenti. Il 47% chiede buoni per partecipare alle Politiche Attive del Lavoro come rimborso per gli spostamenti e bonus per i servizi assistenziali familiari. Il 37% richiede misure di sostegno al reddito, mentre il 12% le considera inutili.

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