Il programma Unhcr “Welcome. Working for Refugee Integration” ha permesso nel 2023, in collaborazione con diverse realtà imprenditoriali in Italia, di avviare 11.700 percorsi professionali per persone rifugiate, un risultato che porta a 34 mila il totale degli inserimenti realizzati dal 2017 e che segna un aumento del 32% rispetto alla precedente edizione. Quest'anno, dunque, sono state 220 le aziende premiate per aver promosso percorsi d’inclusione lavorativa dei rifugiati.
Una scelta, quest'ultima, che non è solo solidale ed etica, ma che rappresenta un potenziale modello strategico per le aziende stesse e dunque lo sviluppo del sistema Paese, considerato il calo demografico in atto e la mancanza di risorse in alcuni settori. Se ne è parlato anche nel corso di Linkontro NIQ 2024.
Tra le aziende premiate (qui l'elenco completo) anche nomi del largo consumo. come Gruppo Mondelēz International in Italia, che ha ottenuto il riconoscimento grazie alla partnership con Next, e al progetto Aula 162, dove ha dato l’opportunità di fare esperienza lavorativa a tempo determinato, presso i propri stabilimenti di Capriata d’Orba (AL) e Caramagna Piemonte (CN), a 5 persone che hanno frequentato percorsi di riqualificazione professionale. Nel corso del 2023, i contratti di 2 persone sono poi stati trasformati a tempo indeterminato.
Riconoscimento anche per Princes Industrie Alimentari, che ha raggiunto il risultato per il terzo anno consecutivo. “Siamo lieti e molto emozionati di ricevere anche quest’anno l’importante riconoscimento “Welcome” da parte di Unhcr per il percorso che abbiamo avviato anni fa con il progetto Lavoro Senza Frontiere e che continua a crescere, dando oggi opportunità professionali a 43 risorse presso il nostro stabilimento di Foggia”, ha affermato Gianmarco Laviola, amministratore delegato di Princes Industrie Alimentari: “Questo premio testimonia che il nostro impegno per la difesa dei diritti umani e del lavoro nella filiera del pomodoro da industria procede nella giusta direzione e che è in grado di contribuire attivamente alla costruzione di una società più giusta e inclusiva, capace di valorizzare il potenziale di ogni individuo. Crediamo fermamente che il supporto ai rifugiati rappresenti non solo un dovere morale, ma anche un'opportunità preziosa per generare un impatto positivo sull’intero sistema economico italiano e sulla società tutta.”
La crescita delle adesioni al programma riguarda ogni settore produttivo e coinvolge sia grandi aziende che pmi. Passando agli inserimenti, oltre a un aumento in valore assoluto (11.770 vs 9.300 per il 2022), va rilevato anche un incremento dei contratti a tempo indeterminato che passano dal 5% al 6%, mentre il 91% delle persone assunte ha ottenuto un contratto a tempo determinato. Complessivamente il numero delle donne rifugiate inserite passa dal 18% al 20%.
La carenza di manodopera e il gap domanda e offerta nel mercato del lavoro, sottolinea Unhcr nella relativa nota, non sono tuttavia sufficienti a spiegare le ragioni del crescente interessamento delle imprese verso i rifugiati. Per il 39% delle aziende interpellate, infatti, “contribuire a promuovere una società più inclusiva” rappresenta la spinta principale a partecipare a Welcome, mentre il 25% afferma di aver assunto rifugiati perché crede nell’importanza di un “maggiore impegno verso la comunità”. L’8% segnala inoltre “l’indisponibilità di giovani italiani per le mansioni ricercate”, un dato in crescita rispetto al 4% del 2022. Tra i settori delle aziende premiate, si conferma al primo posto “alloggio e ristorazione” con il 21%, davanti ad “attività manifatturiere” al 18%, mentre sale al 13% quello delle costruzioni.
Il ruolo delle organizzazioni della società civile che supportano il programma a livello locale si dimostra sempre più rilevante. Lanciato da Unhcr nel 2022, il network WelcomeNet conta oggi 100 associazioni distribuite su tutto il territorio nazionale. A fine dicembre dello scorso anno è stata inoltre lanciata on-line la piattaforma Welcome-in-one-click, uno strumento a favore di imprese, persone rifugiate e organizzazioni associate al WelcomeNet per rafforzare ulteriormente i percorsi di integrazione.
Il progetto Welcome. Working for refugee integration è finanziato dal Fondo di Beneficienza Intesa Sanpaolo, realizzato in collaborazione con Fondazione Adecco ed è sostenuto dal Ministero del Lavoro, da Confindustria e dal Global Compact Network Italia e dall’Associazione Italiana per la Direzione del Personale (Aidp).