Sulle prime pagine la protesta degli agricoltori, che comunicano l’intenzione di presentarsi in ventimila a Roma giovedì con tanto di trattori. In merito, la latteria piemontese Inalpi auspica che prosegua un percorso di consolidamento tra agricoltura, governo e industria, da cui trarre spunti di confronto per mettere in chiaro le necessità italiane anche a livello europeo Lo comunica l’azienda in una nota. Questo è l’unico modo per garantire sviluppo per agricoltura e imprenditoria italiane.
Inalpi: politiche Ue lontane dal mondo agricolo
La latteria sceglie così di esporre il proprio pensiero, per via della necessità di individuare i veri obiettivi di una “protesta, certamente in larga parte giustificata -scrivono da Inalpi nel comunicato-, ma anche serve cogliere gli elementi che possono essere di sostegno”, dal momento che “è evidente che la politica comunitaria si è dimostrata quanto meno lontana dal reale mondo agricolo”. Inalpi attribuisce invece all’Italia in questo frangente il merito di saper tracciare una strada di sostegno. Sotto questo profilo, l’azienda mette in evidenza la crescita delle esportazioni, la conferma della dotazione finanziaria per l’agricoltura, il mantenimento delle accise sul gasolio agricolo, il disegno di legge che mette al bando gli alimenti sintetici.
Da Inalpi un impegno pratico per sostenere i conferitori di latte
L’impegno pratico di Inalpi, si concretizza per esempio nell’abbattimento della contrattazione con l’indicizzazione del prezzo del latte pagato alla stalla, che considera i mercati caseari nazionali ed europei, ma anche i costi di materie prime ed energia. Un prezzo indicizzato sulla base di un algoritmo messo a punto da Inalpi con l’Università di Piacenza.