Miglioramento lento ma per ora costante per quanto riguarda i fallimenti in Italia, che da inizio 2015 calano del 7,2% arrivando a 10.306 imprese. Si tratta di 797 ditte in meno rispetto allo stesso periodo 2014 secondo i dati dell’analisi Cribis D&B.
Settori. Buoni i risultati in particolare per edilizia e industria, che registrano una diminuzione rispettivamente del 12% e del 7%, mentre si mantiene stazionario il commercio e continuano ad aumentare i fallimenti nel comparto servizi.
La media delle imprese al giorno fallite nel terzo trimestre 2015 si attesta a un numero di 46. Una cifra che resta di portata elevata ma inferiore ai 54 fallimenti quotidiani del secondo trimestre.
“I dati relativi al terzo trimestre del 2015 mostrano finalmente alcuni spiragli di ripresa per le nostre imprese - commenta Marco Preti, Amministratore Delegato di Cribis D&B -. Questo miglioramento non deve però fare abbassare la guardia. In questi anni le aziende che si sono difese più efficacemente da fallimenti, insoluti e ritardi nei pagamenti sono quelle che hanno investito in procedure e strumenti per migliorare la propria gestione del credito e il proprio cash management”.