Il lusso è storicamente resiliente più di altri settori ai tempi di crisi, ma per il comparto dei beni personali nel 2024 arriva il primo rallentamento (-2%) dai tempi della Grande Recessione (escluso il periodo Covid). Secondo i numeri divulgati da Bain & Company, in collaborazione con Fondazione Altagamma, la spesa globale per il lusso quest'anno si attesterà sui 1.500 miliardi di euro, chiudendo tra il -1% e +1%. Una sostanziale stabilità che al suo interno registra significative differenze e che si colloca nell'ambito di una generale contrazione della base clienti, soprattutto giovani.
Come spiega il report, "questa contrazione—maggiormente rilevante per la Generazione Z, la cui “advocacy” verso i brand del lusso continua a diminuire—ha portato a una riduzione della base clienti del lusso di circa 50 milioni di persone negli ultimi due anni". Allo stesso tempo, i consumatori più alto-spendenti continuano ad aumentare la loro rilevanza, contribuendo alla resilienza del comparto, sebbene inizino a percepire una minore esclusività. Una tendenza che, secondo Claudia D’Arpizio, senior partner e responsabile globale moda & lusso di Bain & Company, "segnala come i brand debbano rivedere le proprie proposte di valore. Per riconquistare i clienti, in particolare i più giovani, è necessario puntare sulla creatività e ampliare le conversazioni. Allo stesso tempo, i brand dovranno continuare a focalizzarsi sui loro top customers, sorprendendoli con interazioni umane e personalizzate. Per tutti i clienti, sarà fondamentale puntare sulla personalizzazione, utilizzando la tecnologia per raggiungere la scala".
I mercati emergenti - America Latina, India, Sud-est asiatico e Africa - rappresentano poi nuovi potenziali bacini di crescita. Entro il 2030, si prevede che apporteranno un potenziale incremento al mercato di oltre 50 milioni di consumatori di classe medio-alta. Anche grazie a questo apporto, si prevede infatti che il mercato del lusso vada incontro ad un progressivo miglioramento nel 2025, sebbene fortemente legato all’evoluzione delle condizioni macroeconomiche nelle principali aree geografiche.
Chi scende e chi sale
Il mercato delle esperienze di eccellenza si conferma in continua crescita, con aumento dell’interesse da parte dei consumatori per viaggi, eventi sociali, trattamenti e benessere rispetto ai beni tangibili. A questo si aggiunge la domanda di beni esperienziali, come yacht, automobili di lusso e jet, in particolar modo dal segmento di consumatori a più alto reddito. Il settore del beauty continua a registrare risultati positivi, specialmente sul segmento delle fragranze, in grado di catturare la spesa di chi vuole concedersi delle 'piccole indulgenze.' Parallelamente, anche il settore dell’occhialeria sta vivendo un momento positivo, con i brand di alto di gamma in crescita e i consumatori sempre più attratti dall’aumento di creatività dell’offerta. La gioielleria mantiene un buon tasso di crescita, in particolar modo trainata dal segmento dell’alta gioielleria, e dalla performance particolarmente positiva del mercato statunitense. Al contrario, orologi, pelletteria e calzature stanno subendo un rallentamento, con i consumatori che aumentano la selettività negli acquisiti e si spostano progressivamente verso alternative più economiche, sebbene i piccoli accessori in pelle e gli articoli d’ingresso continuino a suscitare interesse nella Generazione Z. Anche il mercato second-hand sta guadagnando terreno, con particolare interesse per la gioielleria, e per abiti e pelletteria in ottica vintage.