Una città, senza le pareti di un centro commerciale e sempre aperta a nuovi distretti, servizi, lounge e outlet: questa è la definizione della piattaforma di Zalando secondo Rubin Ritter, uno dei tre Ceo e fondatori del fashion retailer online, che raddoppia, ogni tre anni, le dimensioni aziendali e persegue un modello di sviluppo basato sulla continua innovazione e consistenti investimenti, nel 2016 pari al 2-3% dei margini.
Risultati “Se pensiamo che la quota di mercato di Zalando, nel fashion a livello globale, è pari all’1% e che il valore del mercato è pari a 420 miliardi di euro nel mondo e 46 miliardi di euro in Europa -spiega Rubin- è chiaro che c’è ancora molto da fare”. Molto verrà fatto per ora concentrandosi solo in Europa: le priorità riguardano l’ampliamento dell’offerta di brand a livello globale e locale, nuovi servizi e maggiore efficienza logistica, aprendo nuove piattaforme, tra cui quella di Stradella (Pv) e quella di Lahr, nel sud della Germania. Non manca il focus sul mobile,
con la nuova App, e i programmi partner con i brand. In quest’ottica, è stata annunciata di recente l’acquisizione della software house specializzata Tradebyte, il cui know-how verrà sfruttato per migliorare la digitalizzazione degli stock e la presentazione sui diversi canali dei 150 brand partner.
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