Il cambio di rotta non c’è stato, almeno per ora. Il Rapporto Coop 2016 dedica un approfondimento ad hoc al comparto italiano del dettaglio, rilevando che, dopo una significativa riduzione nel 2014 (la più ampia dell’ultimo decennio), il 2015 ha evidenziato un nuovo arretramento. Se si riavvolge il nastro indietro a circa un anno e mezzo fa, l’umore del mercato era ben diverso: vi era la sensazione di una svolta ormai alle porte, che tuttavia, alla prova dei fatti, non si è materializzata. Colpa di una serie di focolai di tensione emersi a livello internazionale, ma anche delle difficoltà persistenti del mercato nazionale, che continuano a zavorrare gli operatori.
Il generalista paga dazio. Tornando all’analisi di Coop, nell’ultimo anno il saldo tra aperture e chiusure ha determinato una riduzione della rete di circa 3,5 mila punti di vendita, lo 0,5% secondo il rapporto coop 2016 la svolta che sembrava alle porte si è dileguata, appesantita dalle difficoltà persistenti del mercato nazionale. Il retail italiano continua a soffrire dell’intera rete italiana in sede fissa, con una diminuzione di quasi 100mila mq in un solo anno. Se questo è il dato generale, va comunque detto che la media dice poco di quello che realmente si è mosso nel mercato. Infatti, da una parte, è proseguita a ritmo sostenuto la riduzione dei negozi appartenenti ai comparti più tradizionali del non alimentare e quelli maggiormente segnati dalla crisi dei consumi (il tessile abbigliamento, l’arredamento, l’editoria, il faidate). Non se la passano bene nemmeno i punti vendita del food e del non food. Dalla parte opposta, crescono i negozi legati al mondo dei prodotti tecnologici e del digitale, così come crescono i settori oggetto delle più recenti liberalizzazioni (farmaci e carburanti) e si afferma una netta tendenza alla specializzazione, soprattutto nell’alimentare. Per la prima volta da molti anni, la crescita degli alimentari specializzati più che compensa la riduzione di quelli despecializzati con un saldo positivo di 1,3 mila nuovi punti di vendita.
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