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L'ultimo rapporto Assalco-Zoomark 2013 sull'alimentazione e la cura degli animali da compagnia ha messo in luce un dato di fatto ormai assodato: gli animali domestici sono sostanzialmente membri della famiglia e su di essi non vi è orientamento a ridurre la spesa. Di più: essendo vissuti dai loro padroni come soggetti "da difendere" dal mondo esterno, su di essi prevale un atteggiamento particolarmente benevolo.
Dimensioni
Il rapporto Assalco-Zoomark 2013 è realizzato in collaborazione con IRI e Anmvi (Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani) e prende in considerazione non solo gli alimenti ma anche accessori, medicinali e servizi a valore aggiunto.
Il principale segmento del petfood è quello del cibo per cani e gatti. Questo cresce a valore del 2,1% e fattura 1.735,5 milioni di euro con una suddivisione in 53,7% cibo per gatti e 40,5% per cani. Su quest'ultima voce si aggiungono snack funzionali e fuoripasto.
Rispetto al canale commerciale, la suddivisione del sell-out è composta da circa il 60% per la Gdo (1.035,9 milioni di euro + 2,5%) a cui si aggiunge il 34% circa (593,1 milioni di euro -0,2%) generato dai petshop specializzati; a completare il 6% realizzato da catene petshop (106,5 milioni di euro, + 12,4%). Occorre sottolineare che, sebbene il format del petshop appaia come quello che soffre maggiormente la crisi, esso rimane quello a più elevata marginalità.
Per l'intero mercato, complessivamente a volume nel 2012 si è registrata una dinamica lievemente peggiore rispetto al 2011 ma dipendente da fattori endogeni alla categoria: la crescente diffusione di animali da compagnia di taglia piccola e media e la diffusione di monoporzioni che abbattono lo spreco hanno inciso sul fenomeno.
Di converso vi è un orientamento all'acquisto di referenze premium e superpremium, finalizzata a garantire il massimo stato di benessere al proprio animale da compagnia.
Petfood internazionale
Oltreconfine il mercato del petfood è trainato dai paesi emergenti mentre i paesi avanzati generano un mercato stabile o in lieve crescita. Complessivamente il mercato mondiale del petfood vale 94 miliardi di euro di cui 67 miliardi sono gli alimenti per cani e gatti che globalmente, crescono del 2,5%. Gli Stati Uniti da soli valgono circa il 43% del mercato mondiale (oltre 40 miliardi di euro) con una crescita dell'1,7%; il mercato trasla verso il segmento premium. Considerando l'agglomerato di Italia, Francia, Germania, Regno unito, Spagna e Olanda, la crescita vale il 3,1% nel 2012.
Acquirenti e tipologie
Secondo il rapporto Assalco-Zoomark 2013 gli acquirenti di petfood si dividono in quattro categorie: abitudinario legato al prodotto da sempre acquistato; attento alla qualità che frequenta i petshop; sperimentatore che prova a variare tipologie e gusti e, infine, l'attento al prezzo che insegue le offerte. Tranne l'umido per cane, tutti i segmenti marcano un incremento a valore anno su anno; il segmento degli snack funzionali e dei fuoripasto (che registrano una crescita del 12,1% a valore per 100 milioni di euro circa di vendite) sono quelli più interessanti. Spesso sono concessi all'animale per assolvere un compito salutistico come la pulizia e la cura della dentatura.
Oltre cani e gatti, gli alimenti per altri animali veicolati attraverso il canale della gdo registrano un calo dell'1,6% a valore. Calo che, nello stesso canale, è accompagnato da una crescita degli accessori (+2,4%) quali prodotti per l'igiene, giochi, guinzagli, cucce, ciotole, gabbie, voliere, acquari, tartarughiere e utensileria varia.
Il valore della presenza
Secondo un rapporto Eurispes oltre il 55% degli italiani vive con un animale, prevalentemente cani e gatti (55% e 49% rispettivamente). Si stima che in Italia vivano 7 milioni di cani domestici e 7,5 milioni di gatti; si aggiungono 1,8 milioni di mammiferi di piccola taglia, 1,4 milioni di rettili, 13 milioni di uccellini e 30 milioni di pesci. Più del 90% dei proprietari e oltre l'80% degli italiani attribuisce benefici concreti correlati alla presenza di animali di compagnia tra le mura domestiche. Secondo la ricerca, per l'84% cani e gatti aiutano a stare meglio, l'81% sono presenze che danno molto senza chiedere nulla in cambio mentre l'80% sostiene che tengono davvero compagnia. Ancora il 70% dichiara che sono veri e propri componenti della famiglia e il 65% pensa che siano di grande aiuto nei momenti difficili.