Amancio Ortega, l'ottantenne fondatore di Inditex, la società del tessile-abbigliamento che controlla un impero distributivo plurimarca del quale Zara è l'insegna più famosa e diffusa, detiene anche un potentato immobiliare il cui valore è stimato in circa 6 miliardi di euro (+8,3% rispetto al 2014), secondo quanto riportato dalla stampa spagnola. Questi asset sono in capo alla società Pontegadea Inmobiliaria.
Ortega, che, stando alla classifica Forbes, è l'uomo più ricco del mondo a poche incollature da Bill Gates, con un patrimonio personale vicino agli 80 miliardi di euro, ha collocato una cospicua parte dei suoi beni e investimenti nella holding Pontegadeo Inversiones ai cui vertici stanno lui e la moglie Flora Perez.
Questa holding detiene il 50% delle quote Inditex e ha registrato un utile di 810 milioni di euro nel 2015, con un incremento del 5,2% rispetto all'anno precedente.
Secondo la Reuters, nel portafoglio immobiliare di Ortega si trovano, fra gli altri, la Torre Picasso a Madrid, gli uffici in Mayfair a Londra, immobili in Oxford Street, e l'edificio EV Haughwout a Soho-New York.
Gli immobili in proprietà vengono affittati prevalentemente ai marchi Inditex (i più noti dei quali sono Zara, Zara Home, Bershka, Pull & Bear, Stradivarius, Massimo Dutti) ma anche ad altri retailer concorrenti come H&M e Gap.
Il gruppo guidato dal presidente Pablo Isla ha realizzato nel 2015 vendite nette pari a 21 miliardi di euro: il 65% (circa 13,6 miliardi) escono dalle casse dei 2.162 punti di vendita Zara (su totali 7.013). Ogni 10 euro di fatturato 6 vengono dai negozi in Europa e Spagna che insieme persano il 62% delle vendite nette. Inditex ha chiuso il 2015 con un Ebitda di 4.699 milioni di euro e un Ebit di 3.677 milioni di euro. Il net profit è di 2.882 milioni di euro.
Fra le novità di Inditex: da ottobre tutti gli acquisti online sulle differenti insegne del gruppo, a partire dalla Spagna, dovranno abilitarsi al pagamento "mobile" (con smartphone). Il sistema verrà poi esteso alla rete fisica.