1. La 'saggezza' delle folle di consumatori e clienti al servizio delle aziende
2. Velocità, intelligenza collettiva, competitività, risparmio
3. Pratica influente sull'innovazione organizzativa, di prodotto, di servizio e di modelli di business
II crowdsourcing - crowd e outsourcing - è l'uso, sempre più diffuso nelle imprese, del capitale creativo di consumatori e clienti 'saggi' disseminati in rete per attività in precedenza sviluppate da dipendenti o commissionate a imprese di servizi o professionisti esterni: produrre idee, fare ricerca, scegliere e testare prodotti, risolvere problemi, migliorare servizi, realizzare progetti di comunicazione.
Dai software (Dell) alle piattaforme di social media (Ikea), ai giocattoli (la linea Mindstorm Lego), dai manuali online dei fai-da-te (Wikihow, HowStuffWorks, eHow, About, Instructables) alla comunicazione (lo spot per la Tahoe di Chevrolet, American Apparel), alle correzioni dei navigatori satellitari (Mapshare) alle sceneggiature cinematografiche (co-write), il crowdsourcing si sta dimostrando la pratica più influente sull'innovazione, capace di velocizzare tempi di realizzazione dei progetti, recuperare competitività, aggiungere valore, diminuire i costi.
Modelli di Crowdsourcing
Esempio di web partecipativo ad alto tasso di creatività, Innocentive.com
Reti sociali, nuove tecnologie, alfabetizzazione informatica diffusa, nuove modalità produttive basate sui software open source, internet come sistema divulgativo di conoscenze, stanno cambiando profondamente il modo in cui le imprese gestiscono le attività e le persone lavorano.
Le imprese pescano dal capitale creativo distribuito in rete facendo leva su protagonismo, impegno civile, immaginari di marca, motivazioni economiche di persone comuni facilmente raggiungibili e ingaggiabili.
Molte le organizzazioni (50 gli esempi italiani mappati su www.crowdsourcingnetwork.it
In piena 'customer made revolution' (in cui il cliente prosumer si è infilato a pieno titolo nel processo produttivo) la cooperazione creativa tra cliente-consumatore e azienda si basa su un nuovo pensiero plurale, wiki e non più oppositivo tra chi produce e chi consuma. In questo scenario collaborativo, tuttavia, la variabile critica è la redistribuzione del valore creato. Le folle, sagge, collaborano e condividono i propri saperi con un click. Con altrettanta facilità si ritraggono, boicottano e fanno tam tam negativo se non riconosciute o usate opportunisticamente senza trasparenza e reciprocità di vantaggio: denaro, visibilità, prodotti, lavoro.
*MEMEThIC LAB._milano
Come si fa la collaborazione
Contestualmente all'uscita in italiano del libro seminale di Jeff Howe “Crowdsourcing. Il valore partecipativo come risorsa per il futuro del business” (Sossella 2010), è in fase di test in Germania il nuovo servizio di logistica partecipata bring.Buddy di Dhl basato su un sistema di consegne fatte da cittadini pendolari. Il concept è stato sviluppato dagli studenti della Hpi School of Design Thinking di Potsdam nel 2009 in collaborazione con Dhl Innovation Center. Un servizio innovativo, ideato e realizzato fuori dall'azienda. Il core business di Dhl nelle mani di cittadini reclutati tra la folla, collaboratori attivi di un'impresa che sperimenta un business partecipativo.