Il mercato dei coupon in Italia cresce a doppia cifra: alimentare capofila

Il giro d’affari del settore ha raggiunto 350 milioni di euro (+16% rispetto al 2021) secondo i dati Savi 2022. A inizio 2023 già oltre 60 milioni i buoni distribuiti

Il mercato dei coupon in Italia ha chiuso il 2022 con 250 milioni di buoni sconto distribuiti su tutto il territorio nazionale, registrando una crescita del 10% rispetto al 2021. Questo uno dei dati contenuti nello studio “Il mercato del couponing in Italia” redatto dalla marketing technology company Savi. La ricerca è stata condotta sulla base dei dati generati da oltre 38.000 rivenditori che comprendono insegne della gdo, drugstore, specializzati e farmacie (sono esclusi i discount) e rappresentano la quasi totalità delle aziende del settore in Italia.

I numeri crescono anche a inizio 2023

Stando ai numeri registrati, il giro d’affari del settore avrebbe raggiunto i 350 milioni di euro (+16% rispetto al 2021), con un valore medio per singolo buono di circa 1,40 euro (+7% rispetto al 2021). Un incremento che è proseguito anche nel primo trimestre del 2023, quando sono stati distribuiti circa 60 milioni di buoni (+15% rispetto al primo trimestre 2022), per un valore medio di 1,45 euro (+9% rispetto al Q1 2022) e un giro d’affari di 87 milioni di euro (+29% rispetto ai 67 milioni dello stesso periodo del 2021).
Ne deriva che oltre il 40% delle famiglie si dedichi alla ricerca di sconti e offerte e quasi il 60% di esse valuta attentamente prezzi e quantità dei prodotti che intende acquistare con l’obiettivo di massimizzare il ritorno della propria spesa (Iri Fmcg Demand Signals, ottobre 2022). Un trend già in corso da anni, ma che ha subìto un’accelerazione nel periodo della pandemia e che con l'inflazione attuale promette di continuare la propria ascesa.
Alla crescita nell’utilizzo dei buoni sconto, inoltre, è corrisposto un aumento del 25% dei coupon digitali, che oggi rappresentano il 10,5% del totale transato in cassa. Il processo di digitalizzazione è insomma ancora alle prime fasi di espressione del proprio potenziale.

Settori d'utilizzo: ci si concentra sul food

Entrando nel dettaglio delle macro-categorie merceologiche in cui si osserva un maggiore utilizzo dei buoni sconto, il settore alimentare è quello in cui si concentra il 43,4% di tutti i coupon. Tra i beni alimentari più acquistati troviamo le bevande (30,2%), i prodotti confezionati (22,8%), il latte e i derivati (16,9%) e i dolciumi (15,6%). I coupon per i condimenti e i prodotti da forno sono stati utilizzati rispettivamente dal 5,9% e dal 4,4% del totale, mentre i surgelati dal 3,5%.
Una quota sempre maggiore dei consumatori utilizza poi strategie di risparmio mirate per acquistare prodotti per la routine di bellezza quotidiana. Il 26,1% dei buoni sconto utilizzati ha infatti avuto ad oggetto articoli per la cura e l’igiene personale e il 20,5% prodotti dedicati alla detergenza. Il 7% dei coupon rientra invece nella categoria dei prodotti per gli “animali”.

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