Il marketing in azienda è miniera di ottimizzazione

Analisi – Il budget di marketing viene tagliato, raramente ottimizzato. Eppure il saving razionale permette reinvestimenti fondamentali

I budget dedicati a spese e gli acquisti destinati dalle aziende al marketing cresceranno ulteriormente nei prossimi 12-36 mesi. Lo rileva e conferma un'indagine di AISM (Associazione Italiana Marketing).
A dimostrazione che nonostante l'attuale situazione di mercato essi continueranno a incidere in modo sensibile sull'insieme dei costi aziendali. Ancora oggi, molte aziende non prendono in considerazione il marketing come area dove generare saving. Si concentrano su aree e centri di costo più tipici come ad esempio la produzione, la logistica, le utility, il facility management e molti altri costi indiretti.
Fino a non molto tempo fa, presidiare le spese relative a questo dipartimento aziendale, cercando di ottimizzarne i processi di acquisto, sembrava un'operazione complessa, soprattutto quando si considerano alcuni aspetti come, ad esempio, il calcolo del ROI di operazioni a risultato incerto, oppure la difficoltà di pianificare in anticipo attività e spese.
Questo perché i driver classici utilizzati nel processo di ottimizzazione dei costi quali la pianificazione, la standardizzazione e la replicabilità dell'acquisto di un prodotto o di un servizio, sembrano poco utilizzabili e difficilmente compatibili con le tipiche esigenze del marketing, che da sempre privilegia valori come creatività, affidabilità e rispetto della brand equity, oltre alla capacità di reazione dei fornitori, rispetto a esigenze spesso immediate e difficilmente pianificabili.

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226_Marketing

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