Il Gruppo Ovs in cima al Fashion Transparency Index

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Un mese importante per il gruppo Ovs che acquisisce Les Copains e arriva primo nella classifica del Fashion Transparency Index

Per il secondo anno consecutivo il gruppo Ovs S.p.A. è al primo posto del Fashion Transparency Index, un movimento globale che vuole indirizzare l’industria della moda verso un sistema attento alla sostenibilità in tutte le sue sfaccettature. L’indice valuta il livello di trasparenza dei brand in termini di impatto ambientale, analizzando le pratiche di acquisto e il monitoraggio della produzione. Una prerogativa per Ovs che da anni si occupa di monitorare ogni aspetto del proprio business. Anche la comunicazione dell’azienda punta sulla limpidezza, e lo fa in modo diretto attraverso il sito internet ovscorporate.it in cui pubblica le performance e gli obiettivi, rendendoli noti a tutti. Nel 2021 il gruppo ha pubblicato il piano di decarbonizzazione approvato da Science Based Targets Initiative, che prevede una diminuzione di oltre il 46% delle emissioni di Co2 entro il 2030. “Vogliamo essere sempre più precisi innovando processi e strumenti di controllo per migliorare la qualità delle informazioni -commenta Antonio Margotti, corporate operating officer di Ovs-. Essere trasparenti è il modo più efficace per acquisire consapevolezza e definire le aree di intervento”.

Il progetto di Ovs - Les Copains

Pochi giorni fa Ovs ha acquisito lo storico brand bolognese Les Copains. La decisione del Gruppo è in linea con il progetto di ampliamento del proprio mercato, in atto da qualche anno, a referenze adatte a diversi stili e diversi poteri d’acquisto dei consumatori. Nel 2020, infatti, Ovs aveva inglobato il brand Piombo, per offrire alla propria clientela maschile una linea di medio-alto livello a un prezzo più accessibile. Lo stesso si verificherà con Les Copains, per la quale Ovs si è detta pronta a pareggiare i prezzi rispetto al proprio target.

L’acquisizione del brand di proprietà della famiglia Zambelli costruisce un quadro chiaro sulle intenzioni di Ovs che vuole ampliare il modello marketplace, e dove l’introduzione di referenze a marchio Gap è un altro esempio. Il gruppo, quotato in borsa dal 2015, ha costruito un sistema nei punti di vendita eterogeneo, dove tutti i marchi sono accomunati da una fascia di prezzo similare: dai prodotti a marchio del distributore venduti in fascia medio-bassa, a referenze da brand consolidati nel panorama non solo italiano (come appunto Piombo e a breve Les Copains) adatte a un potere d’acquisto maggiore e un consumatore più attento alla qualità.

Scendere a compromessi

Sebbene non ci siano ancora dettagli precisi su quale insegna del Gruppo ospiterà Les Copains, si può supporre che il range di prezzi tipici del marchio bolognese subirà un drastico calo. Il compromesso alla base delle soluzioni di Ovs, infatti, è di un buon prodotto a marchio a un prezzo ragionevole alla portata di una grossa fetta di consumatori. Pertanto, difficilmente si può pensare che Les Copains in Ovs manterrà la fascia di prezzo per cui l’azienda si è contraddistinta negli anni.
Resta da comprendere quale sarà l’insegna e, soprattutto, dove si posizionerà in termini di territorio. Les Copains, infatti, aveva un buon mercato anche fuori dall’Italia con diversi format.
La scelta di Ovs, quindi, oltre a diversificare le linee e di conseguenza soddisfare diversi tipi di consumatori, potrebbe essere un metodo di ulteriore espansione fuori dal nostro Paese. D’altra parte, sarà anche uno strumento volto a ridefinire il Gruppo Ovs, elevandone il livello, la percezione da parte del consumatore e la brand awarness, tramite una ricalibrazione da entrambe le parti: i prezzi di Les Copains e il posizionamento di Ovs.

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