
Il giro di affari del fuoricasa in Europa ha visto una crescita pari a 4,1 miliardi di euro durante il 2017, con un mercato sell out che sale a 336 miliardi di euro a livello continentale, cui corrisponde un sell in di 111 miliardi. È quanto emerge dal recente report Iri con Gira Foodservice. Dalla colazione, al brunch fino all’aperitivo o alla cena, crescono le occasioni di consumo alimentare esterno, attirando un numero di consumatori maggiore grazie alle nuove occasioni di variazione dei menù proposti e al consolidamento dell'offerta rispetto a determinati stili (si pensi al vegano) o necessità (i passi in avanti del gluten free sui canali del foodservice). Secondo l'analisi, il 18% dei pasti avviene oltre le pareti domestiche. Secondo i promotori della ricerca un ulteriore fattore di spinta al fuoricasa deriva dall'evoluzione nella composizione dei nuclei familiari: coppie senza figli, single e lavoratori che hanno un impiego lontano da casa sostengono la domanda di pasti convenienti e di facile consumo. Sono gruppi sociali in rapido incremento.
Sul versante delle proposte i ristoratori sono stati in grado di scomporre la giornata secondo logiche di servizio differenti creando condizioni per cui risulta sempre più facile mangiare fuori piuttosto che acquistare gli ingredienti e cucinare a casa. Inoltre stanno prendendo rapidamente piede i servizi di consegna a domicilio che abbinano precisione, rapidità e comodità. È soprattutto in questo ambito che possono moltiplicarsi le occasioni di consumi sicuri anche per nicchie con esigenze salutistiche o nutrizionali particolari.
In ogni caso il mercato sembrerebbe polarizzarsi su due forme di consumo: l'acquisto immediato/reale e quello differito/digitale. Mentre il primo è in salute grazie alla moltiplicazione delle occasioni on-the-go (stazioni di servizio, nei negozi di vicinato, gdo), il secondo si consolida come una forma convenience del consumo interno: a domicilio come in ufficio, da soli o in compagnia. Tanto è vero che i consumatori spendono di più quando ordinano online o mediante app. Questo consente ai ristoratori di attirare clienti attraverso la tecnologia e attraverso una offerta di pietanze confezionate che non compromettono la qualità dell’offerta ma permettono spesso di incrementare i margini nel mondo del foodservice. Anche il tasso di sperimentazione risulta maggiore su questa tipologia.
Il livello di concentrazione permette ai primi 15 operatori di raccogliere circa il 39% del giro d'affari. Il mercato Foodservice Italia ha sviluppato nel 2017 circa 73 Miliardi di Euro, 49 dei quali nella ristorazione con servizio al tavolo.