di Silvia Ricci
Il ciclo di vita circolare bussa alla porta della produzione degli imballaggi nel largo consumo. Ottenere di più con le risorse che abbiamo già a disposizione, invece di sprecarle o sotto utilizzarle, mettendo in campo l'eco-innovazione, è la sfida che attende l'attuale mondo produttivo. Per il packaging, così come per un qualsiasi bene, solamente una produzione a ciclo di vita circolare può garantire un utilizzo efficiente delle risorse. In antitesi al modello lineare.
- Tra gli esempi di pack lineare in relazione al fine vita, ci sono le stand up pouches. Seppur altamente performanti sotto diversi aspetti, questi imballaggi in multistrato non sono riciclabili a causa dei materiali eterogenei impiegati.
- A rappresentare un'opzione progettuale più circolare del pack è invece “Save the waste” , il progetto del gruppo Pedon con il nuovo pack per la lenticchia Pedina realizzato in carta crush fagiolo, certificato FSC e OGM free. Totalmente riciclabile, l'astuccio è ricavato dagli scarti della produzione dei fagioli secchi in una percentuale del 15% e contiene un 30% di fibra totale riciclata. Può inoltre stare a contatto diretto con il prodotto e non necessita di busta interna.
- Nel testo della risoluzione approvata a luglio sull'Economia Circolare dall'Europarlamento si legge: un aumento del 30% della produttività delle risorse entro il 2030 potrebbe aumentare il PIL di quasi l'1% e creare 2 milioni di nuovi posti di lavoro sostenibili.