Una crescita di valore costante per il brand Italia, che dopo essere già salito in 11° posizione nel ranking globale pubblicato da Brand Finance per il 2104, quest’anno scala due ulteriori step e arriva a quota 9, superando Australia e Brasile. In termini monetari, secondo le analisi di Nation Brands 2015, si tratta di 1,445 miliardi di dollari.
Il marchio nazionale è definito da un mix di fattori più o meno tangibili, capaci di influenzare e guidare le scelte di acquisto dei consumatori e gli investimenti sul territorio in relazione all’immagine e alla nomea di un Paese. Ad incidere su quest’ultimo anche una serie di asset derivanti dal contesto sociopolitico e dallo scenario commerciale di business.
Nel caso del brand Italia, l’aumento di valore è pari a +12%, in linea con un percorso positivo che lascia tuttavia ampi margini di miglioramento, soprattutto in termini di forza del brand, che ha un rating con singola A.
In testa alla classifica si confermano ancora una volta stabili gli Stati Uniti, cui seguono a distanza Cina e Germania, che mantengono il secondo e il terzo posto sebbene in calo rispettivamente dell’1% e del 4%. Il brand tedesco, in particolare, ha subito il contraccolpo dello scandalo diesel-gate Volkswagen.
A livello generale si distinguono per migliori performance annuali Iran, Cameroon, Tanzania, Kenya e Zambia, mentre i peggiori sono Ucraina, Perù, Russia, Honduras e Argentina.