Conapi, Consorzio Nazionale Apicoltori, è la più importante cooperativa di apicoltori in Italia e una delle più importanti al mondo, con un patrimonio complessivo di oltre 600 apicoltori, 100 mila alveari, di cui il 45% bio, una produzione complessiva di circa 30.000 quintali l’anno di miele. Il Cda di Conapi ha approvato il bilancio d’esercizio 2022/2023 con un fatturato di 23 milioni di euro, di cui 20,5 relativi alle produzioni caratteristiche, e annuncia un piano di investimenti entro l’anno, per 3 milioni di euro, che prevede un focus sul potenziamento del core business dell’impianto produttivo.
In un panorama di calo generalizzato del mercato del miele, Mielizia, il marchio con cui la Cooperativa rappresenta il suo impegno verso il consumatore finale, contiene le perdite a volume e valore. Dall’analisi del secondo semestre del 2023, infatti, si rileva un incremento delle vendite pari a circa il 10% rispetto al semestre precedente, con un aumento di clienti, sia italiani sia esteri, grazie allo sviluppo di nuove referenze.
Particolarmente rilevante risulta il piano di investimenti che la Cooperativa andrà a sviluppare nell’immediato futuro, con un pacchetto di 3 milioni entro la fine del 2024 e il contributo parziale del Programma Sviluppo Rurale della Regione Emilia-Romagna (PSR). Questo potrà consentire l’avviamento di una nuova fase di sviluppo per potenziare l’attività logistica e la sostenibilità. Lo scopo principale di tali investimenti sarà quello di rendere più competitivo e sostenibile il sito produttivo di Monterenzio, lungo l’Appennino bolognese, grazie a cui potrà essere realizzato un nuovo magazzino di 2600 mq. Questo sarà dedicato allo stoccaggio delle produzioni conferite, in particolare relative al miele, a cui si aggiunge l’acquisto di una nuova linea di confezionamento e il miglioramento di una parte dei processi produttivi, al fine di rendere i costi più efficienti.
Inoltre, sono già in atto interventi di messa in sicurezza dal punto di vista sismico e di efficientamento energetico dell’intero stabilimento; infatti, anche grazie al contributo del bando “Parco Agrisolare” (fondi PNRR attribuiti dal MASAF, Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste), sono in fase di realizzazione nuove superfici di fotovoltaico per 450 Kw, che consentiranno un risparmio energetico rilevante e il conseguimento di ulteriori standard di sostenibilità, secondo gli obiettivi prefissati dall’azienda con la sua agenda green.
L’incertezza del momento storico, come commenta Nicoletta Maffini, direttore generale di Conapi, ha spronato il Cda ad avallare nuovi investimenti che consentiranno alla Cooperativa di migliorare i processi produttivi, oltre che di presidiare ulteriormente i mercati e di raggiungere nuovi standard di sostenibilità ambientale. “Auspichiamo che l’offerta di nuovi prodotti, volti a valorizzare il miele italiano dei social, contribuirà a un significativo incremento di fatturato”, continua Maffini, affermando nuovamente il loro obiettivo: aumentare la competitività ed entrare in nuovi canali di vendita per quanto riguarda il canale domestico, oltre che in nuovi mercati esteri.
La stagione del 2022, che riguarda il bilancio esaminato, è stata più abbondante della media, con una produttività per alveare di 16/18 kg. A differenza dell’anno precedente, i raccolti primaverili di acacia, agrumi e castagno sono stati decisamente positivi, mentre la siccità estiva ha determinato un aggravamento della carenza di millefiori, già presente negli anni scorsi. Il presidente di Conapi, Giorgio Baracani, commenta le criticità rispetto a una base sociale che, da un decennio, affronta difficoltà crescenti a causa di fenomeni quali l’aumento dei costi di gestione delle aziende apistiche dei soci, i raccolti incerti e la contrazione del mercato che non assorbe il costo reale della produzione, accompagnato dal problema grave della massiccia presenza di falso miele. “Il raccolto 2023 ha segnato per l’acacia una produttività media di appena 4 kg/alveare – continua Baracani – diventa dunque fondamentale attivare e potenziare un sistema di tutela dell’apicoltura che deve diventare una voce importante nell’agenda politica nazionale ed europea”. In questo senso, lo strumento di assicurazione che funge da copertura dei mancati raccolti, attivato nel 2023, sta cominciando a dare i primi risultati. Insieme ai Consiglieri, Conapi dedicherà i primi mesi del 2024 a definire il nuovo piano strategico 2024/2027.