Prosegue il giro di tavoli sul nuovo Ikea a Collestrada (Pg), il primo dell'Umbria. Dopo gli incontri con i vertici e i tecnici dell'amministrazione perugina, la palla dovrà passare al consiglio comunale. Nel frattempo si registrano le posizioni scettiche di Confcommercio in relazione all'impatto negativo di Ikea sul contesto produttivo umbro

L'apertura di Ikea nel centro commerciale Collestrada (Pg), proprietà di Eurocommercial Properties, pare aver trovato un accordo comune: l'investimento complessivo di 140 milioni di euro determinerà a regime circa 1.000 posti di lavoro. Secondo quanto riportato dalla stampa locale, sono stati confermati i 25.000 mq sui quali si svilupperà Ikea che avrebbe anche ricevuto rassicurazioni sui lavori relativi alla viabilità, grazie all'attività del Comune e agli investimenti di Anas.
A palazzo dei Priori si è già tenuto un incontro tra il sindaco di Perugia, Andrea Romizi, l’assessore al territorio e all'urbanistica Emanuele Prisco e Giorgio Raggi, presidente di Coop Centro Italia, nonché Eurocommercial Properties, la società olandese specializzata nell'acquisizione e gestione di centri commerciali, attiva in Italia dal 1994 (fu uno dei primi importanti fondi europei a investire nel nostro paese) per sancire, di fatto, l’intesa sull’arrivo di Ikea a Perugia -il colosso svedese non è ancora presente in Umbria - e in particolare quanto si estenderà la superficie dell'intera nuova area commerciale.
Il nodo più delicato e urgente da sciogliere è infatti quello della viabilità, perché il centro commerciale Collestrada insiste su una posizione a ridosso di strade già molto trafficate e per ora inadeguate a supportare ulteriori carichi veicolari.
Quanto a Ipercoop, la superficie di vendita scende da 15.000 mq a 12.500 mq per lasciare spazio a insegne internazionali al momento assenti dall'Umbria: come Primark.
L’extension di Collestrada permetterà anche l’ampliamento degli spazi di alcuni punti di vendita già presenti, come Mediaworld e Zara.

Su Ikea, Confcommercio Umbria scende ancora una volta in campo, chiedendo un rapido confronto con l’amministrazione comunale e i soggetti che realizzeranno l’intervento. "Torniamo a sollecitare una riflessione sull’impatto economico e ambientale di Ikea sul nostro territorio", commenta Marco Pittola, responsabile Federmobili Confcommercio Umbria.
"Dopo tanti anni di crisi - aggiunge Pittola - l’economia umbra ancora arranca e il nostro settore è quasi in ginocchio: dal 2008, il comparto mobili e arredamento ha perso in Umbria il 41% del fatturato: sono coinvolti centinaia di aziende e migliaia di occupati, di cui nessuno parla e le cui sorti sembra non interessino a nessuno. La nostra posizione rispetto al possibile insediamento del colosso svedese nella nostra piccola realtà è nota: risale al 2011 un nostro documento condiviso con l’amministrazione comunale di Perugia in sede di Conferenza di Servizi, con il quale ponevamo dubbi e perplessità sul fatto che il favorire una sola mega attività – che assorbe peraltro una piccolissima percentuale di produzione italiana in termini di fornitura – potesse danneggiare un intero comparto. La situazione, dal 2011, è solo peggiorata per le nostre imprese".

 

 

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