Henkel chiude in crescita il 2022 e vede rosa per l’anno in corso. Lo scorso esercizio è andato in soffitta con i ricavi in crescita dell’8,8% sul 2021 (il progresso nominale è stato invece nell’ordine dell’11,6%), a quota 22,4 miliardi di euro, mentre il margine operativo (Ebit) è sceso del 13,7% nel confronto annuo a quota 2,3 miliardi. Sulla profittabilità ha pesato, che sono stati solo parzialmente compensati dal rincaro dei prezzi e dalle continue misure per contenere i costi e migliorare l’efficienza della produzione e della supply chain. Di conseguenza, gli utili depurate per azione privilegiata sono scesi del 14,5% a 3,90 euro (4,56 euro l’anno scorso), ovvero del 17,8% a tassi costanti di cambio.
Il capitale circolante netto in percentuale sul fatturato è cresciuto del 4,5%, guadagnando 2,3 punti percentuali rispetto all’anno scorso.
Progresso generalizzato delle vendite
Indicazioni positiva per quasi tutti segmenti di business della multinazionale. La divisione adhesive technologies ha ottenuto una crescita a doppia cifra del fatturato organico (+13,2%), mentre l’area laundry & home care ha messo a segno un +6,3%. Progresso anche per il segmento professionale della cura dei capelli, mentre è stato sostanzialmente stabile (-0,5%) il beauty care.
Nei mercati emergenti il fatturato è cresciuto in termini organici del 13,3%, mentre in quelli maturi lo sviluppo è stato del 5,2%.
Previsioni per l’anno in corso
All’annual general meeting del 24 aprile 2023 sarà proposto agli azionisti un dividendo allo stesso livello dello scorso anno, pari a 1,85 euro per azione privilegiata e 1,83 euro per azione ordinaria.
In base alle attuali stime, la spinta inflazionistica resterà alta a causa dell’aumento previsto del costo del lavoro, dell’energia e dei beni commodity. In questo contesto, rispetto al 2022 ci si attende per i prezzi medi dei materiali diretti un rincaro nella fascia bassa o media della cifra singola.
Considerati questi elementi, per l’anno fiscale 2023 Henkel prevede una crescita organica del fatturato tra l’1,0 e il 3,0%, con uno sviluppo in questa fascia per entrambe le business unit.
Le strategie di gruppo
“In un anno molto sfidante come il 2022 abbiamo ottenuto una significativa crescita del fatturato e una profittabilità soddisfacente, e abbiamo implementato importanti misure strategiche – commenta in una nota il ceo di Henkel, Carsten Knobel -. Siamo riusciti a compensare parzialmente il drammatico aumento dei costi delle materie prime e della logistica applicando prezzi più alti e continuando a lavorare sull’efficienza”.
Intanto è pperativa la nuova business unit consumer brands, che integra le attività rivolte al largo consumo. Pperativa dall’inizio del 2023, riunisce nella stessa organizzazione tutti i marchi al consumo in diverse categorie merceologiche, compresi brand iconici come Persil (Dixan in Italia) e Schwarzkopf. Con questa operazione, Henkel ha creato una piattaforma multicategoria del valore di circa 11 miliardi di euro di fatturato nel 2022.