Il mercato dei piatti pronti nel 2022 ha ricominciato a crescere dopo lo shock del 2020, quando le restrizioni della pandemia hanno frenato la tendenza in attivo a doppia cifra, spostando le preferenze sui pronti surgelati a svantaggio dei freschi.
Piatti pronti 2022, le tendenze con SG Marketing
“I piatti pronti manifestano un potenziale molto importante soprattutto se si guarda alle performance europee – dichiara Salvo Garipoli, direttore di SGMarketing -. Tra ready meals, pizze, preparati, kit pasto con ingredienti misurati e tutta l’area funzionale al consumo pronto, la quantità di prodotto pro capite in Italia nel 2019 era pari a 5,6 kg, in Europa a 8,9 kg. Lo studio Agrifood Monitor su dati Global Data evidenzia per il 2023 una crescita anche per l’Italia, anche se non ci sarà ancora un recupero di quote sull’Europa, con due driver primari di riferimento: il risparmio tempo e la cultura del prodotto. Fatto cento il consumo nel 2013, la categoria è più che raddoppiata con una crescita del +136%”.
Un mercato dalle mille anime, caratterizzato da altrettanti trend differenti in base alle diverse tipologie di prodotto. L’elemento comune è la ricerca di un risparmio di tempo e di ricette composte con ingredienti di qualità. Da qui la tendenza a crescere più a valore che a volume. “Nell’ortofrutta il dato a volume è un +9,2% e a valore +13,5%, negli altri reparti +24,9% a volume e +37,6%, presagio di un nuovo impulso guidato soprattutto dalle aree della gastronomia e del fresco”.
I giovani sono i più propensi all’acquisto, spinti anche dalla curiosità di provare ricette nuove come i piatti etnici. La qualità passa dall’italianità degli ingredienti, e dalla regionalità, cui si abbinano le caratteristiche di prodotto e packaging per la sostenibilità. “Un’altra linea di attenzione- prosegue Garipoli - è quella delle diete speciali o salutari, quindi il biologico, con l’industria che continua a proporre lanci di prodotto, free from, funzionali e naturali, contenuto nutrizionale bilanciato e quindi anche monoporzione, sono tutte segmentazioni interessanti per coordinare e gestire l’assortimento nei diversi reparti”.
Piatti etnici, l'indagine QBerg sugli eCommerce della gdo
La gdo propone ormai la maggior parte dell'offerta anche nel proprio eCommerce. Spesso si è parlato della difficoltà per questo canale di valorizzare l'impulso all'acquisto dato dal profumo di un piatto pronto della gastronomia o dalla vista del prodotto che si può avere solo nel canale fisico. Vediamo cosa ha scoperto QBerg analizzando una delle tendenze emerse nel mercato piatti pronti, quella dell'etnico, ma confrontando l'eCommerce tra 2020 e 2021. Sotto indagine il numero di referenze uniche, il display share, prezzo e volume medio.
Offerta di piatti etnici pronti online
Nel 2021 sul web sono stati offerti all'acquisto 152 diversi piatti etnici pronti, +21,6% rispetto al 2020. A puntare su questa offerta sono stati in particolare i siti web dei retailer generalisti: gli eCommerce della gdo e legati ai punti di vendita fisici. Al contrario, i siti di eCommerce senza punti di vendita fisici sul territorio e con offerte generaliste non hanno variato la propria offerta in questo segmento.
L'offerta online della gdo è molto più ricca, 140 proposte diverse vs le 20 dei generalisti, e include anche il cibo indiano, che gli altri non offrono.
Display share, Oriente vs Africa
La visibilità dell'offerta è molto diversa tra gdo e altri player. La gdo dà più spazio ai piatti pronti orientali, che hanno il 51% di share, con una strategia rimasta invariata dal 2020, seguiti dai piatti africani, 23,5%, in discesa del -3,4% rispetto al 2020, e da quelli messicani, 14,7%, il cui share è cresciuto del +5% dal 2020, l'incremento più significativo.
Il web dei pure generalisti invece punta più sui piatti africani, 47,1%, +2,7% rispetto al 2020, mentre all'oriente rimane una fetta del 34,3%, -5,2% rispetto al 2020. Cresce comunque lo share virtuale data ai piatti pronti tipici di altre nazioni, rispetto al 2020, +4%.
Il prezzo medio è decisamente più elevato per i siti web pure generalisti, almeno per i piatti più presenti, cioè quelli orientali e africani. Nel 2021 i prezzi sono aumentati del +7,5% mentre c'è stato un taglio prezzo per i piatti di altre nazioni, -35,8%. Invece i siti della gdo hanno aumentato in maniera consistente il prezzo a volume medio dei piatti pronti orientali e indiani (addirittura +124% per questa categoria) e di altre nazioni, mentre hanno ridotto il prezzo dei piatti messicani, -4% e africani, -35%.
Per uno sguardo alla gdo leggi qui.