Per l'articolo completo scaricare il Pdf
Dopo un 2010 negativo, la categoria delle bevande fruttuose ha messo a segno l'anno scorso una ripresina. Niente di esaltante visto che il trend nella Gda segnala una crescita in volume dell'1% e inferiore in termini di valore mentre il mercato totale è maturo e sostanzialmente dipendente dall'andamento climatico (con una stagionalità accentuata da marzo a settembre). Comunque si è arrestata la flessione dei consumi avviata dal 2006 in poi. Un dato positivo in termini di volumi, anche considerando la crisi, ma pagato a prezzo di una stagnazione in valore essendo il mercato sostenuto da elevate intensità promozionali e per di più in forte aumento negli ultimi anni: sostanzialmente un terzo delle vendite a valore nella Gda di bevande a base frutta (con un contenuto di frutta da meno del 12% al 99%), succhi 100% e nettari è in promozione, negli ipermercati e supermercati si arriva al 35%, cifra che tradotta in volumi si avvicina al 50% di promozionalità. I principali player di marca hanno utilizzato l'anno scorso la leva promozionale al di sopra della media, con punte per alcuni attori che arrivano al 55-60% dei volumi in promozione. Con questi livelli di incentivazione all'acquisto si accentua la sostituibilità tra le marche e si verifica una parziale modificazione (e spesso perdita) dei posizionamenti, tant'è che nei diversi segmenti non ci sono ormai dei veri e propri premium price. Oltre che nella caccia alle promozioni, la ricerca della convenienza si legge nella crescita dei discount (che dopo il forte incremento del 2010 hanno rallentato la corsa, guadagnando comunque negli ultimi due anni complessivamente il 10% in volume) e degli store brand. Quella degli store brand è stata una crescita costante che li ha portati a raggiungere nei format moderni una quota del 33% in volume, rispetto al 25% del 2006, con punte al di sopra del 40% nei segmenti più tradizionali dei succhi 100% e dei nettari.
Lo scenario delineato è dunque caratterizzato da una forte competizione. I "succhi di frutta" rappresentano una merceologia a larga programmazione per categoria ma bassa per brand. L'atto di acquisto è influenzato da diversi fattori: nel range di marche presenti a scaffale incidono le promozioni, i gusti e i formati/pack disponibili ed eventualmente anche le innovazioni che possono spingere l'acquisto d'impulso. La leva dell'innovazione e gli investimenti in comunicazione sono gli strumenti che consentono all'industria di marca di mantenere posizionamenti almeno in parte distintivi nell'affollamento degli scaffali e nella competizione di prezzo. Anche la complessa articolazione del mercato rispetto al passato (quando i concept di base erano il succo 100% dissetante e il nettare nutriente), in cui convivono prodotti con diversi contenuti di frutta, funzioni d'uso e valenze, rende più difficile sviluppare e mantenere una forte brand equity. Tuttavia, i principali player hanno sviluppato un'immagine di marca ben definita e riconosciuta dal consumatore in base a concept ben precisi. Prendiamo i primi quattro competitor che totalizzano nella Gda circa il 53% in volume e il 58% a valore. Il leader nel retail e nell'horeca Conserve Italia (con i brand Yoga, Valfrutta e Derby Blue) è sempre stato strategicamente orientato verso la politica di marca e l'innovazione; al di là della forte immagine legata alla vocazione produttiva nell'ortofrutticolo, il concept guida dei brand è la forte segmentazione per canali, target, esigenze e momenti di consumo, con una copertura a 360° del mercato (tra le ultime innovazioni Yoga Bio per il canale bar, l'estensione della gamma funzionale Yoga AQ, Yoga FruttyCao). Parmalat con Santàl, oltre ad aver sviluppato il segmento dei succhi 100% in cartone di cui divide storicamente la leadership con Skipper, ha stressato il concetto di bevande a base di frutta funzionali concentrando l'innovazione in quest'area (Santàl Balance, Santàl Benessere ecc.). L'immagine di Zuegg (Skipper, Frutta Viva Zuegg), il competitor che più è cresciuto negli ultimi due anni tra i top player (+9% nella Gda nel 2011) è tutta nel claim "Passione per la frutta, amore per la vita": la focalizzazione è sulla qualità della frutta trasformata. Infine Rauch, in particolare con Bravo, oltre a essere un precursore in Italia delle bevande a base frutta arricchite con vitamine e altri elementi, ha sviluppato il segmento dei grandi formati.
Conserve Italia | ||
+ | diversificazione in mercati innovativi come i frullati dove è diventato tra freschi e Uht il primo player della Gda. Forte segmentazione per target e momenti di consumo. |
|
---|---|---|
- | Aggressività e crescita costante degli store brand più che dei discount. |
I key factor | ||
• Innovazione e segmentazione del target • Intensità promozionale per controbattere la convenienza degli store brand soprattutto nei segmenti più tradizionali • Necessità di aumentare gli investimenti in comunicazione • Contenimento dei costi produttivi • Controllo della filiera |
||
Il settore: 2011 | |||
|
|||
stime del mercato italiano | |||
Dimensione nella distribuzione moderna | |||
Milioni di litri |
522 |
||
Milioni di euro |
650 |
||
Segmenti |
% vol. |
||
Nettari/succo e polpa |
39,6 |
||
Succhi 100% |
14,4 |
||
Bevande frutta 30-99% |
33,0 |
||
Bevande e bibite frutta | |||
da meno di 12 a 20% | 13,0 | ||
Pack | % val. | ||
Cartone | 67,0 | ||
Pet | 25,4 | ||
Vetro | 6,5 | ||
Altri | 1,1 | ||
Canali distributivi | % vol. | ||
Ipermercati+supermercati | 59,6 | ||
Libero servizio | 14,1 | ||
Grocery | 5,3 | ||
Discount | 21,0 | ||
|
|
|
|
|
Gli scenari del comparto Per succhi 100%, nettari e bevande base frutta sono circa 820 milioni i litri consumati di cui poco meno del 14% nell'horeca. I format moderni sosterranno ancora le vendite nei prossimi anni. Proiezioni future |
||
La competitività versus la profondità
“L'articolo prosegue nel Pdf”
Il posizionamento delle marche del distributore
“L'articolo prosegue nel Pdf”
La scala prezzi
“L'articolo prosegue nel Pdf”
Assortimenti completi ma con differenze nella profondità
“L'articolo prosegue nel Pdf”