I nonni, supporti delle famiglie, ma anche mentori dei consumi

I Consumi – Valorizzano l’esperienza nella relazione privilegiata con figli e nipoti. Il talento dei vecchi tesaurizzato in nuove forme d'imprenditoria: gli esempi di Grannies e la coabitazione intergenerazionale nella Drôme in Francia(da MARKUP 202)

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I family activists rappresentano una fetta crescente della popolazione senior che, soprattutto dopo la crisi mondiale del 2008, sta riacquisendo centralità nella vita familiare e sociale. Il consumo si sovrappone al concepimento di veri e propri progetti di vita nei quali azienda, prodotto e servizio possono trasformarsi in piattaforma abilitante per una migliore qualità di vita. La possibilità di ristabilire un legame affettivo, seppure per necessità economiche o organizzative, porta a esperienze di vita rafforzano e approfondiscono anche i comportamenti di consumo. La crescente richiesta di aggiornamento per l’uso delle nuove tecnologie da parte della popolazione senior esprime la volontà di non perdere il contatto e la sintonia con le nuove generazioni di figli e nipoti. Nel futuro si vedrà rafforzarsi questa tendenza: il ruolo di mentori e/o sostenitori della famiglia, incarnato spesso dai nonni, rappresenta un ponte tra generazioni. La sapienza domestica viene così non solo archiviata nei cassetti della memoria, ma rilanciata come progetto per le altre generazioni. Si spazia dalla manutenzione creativa della casa e dei propri beni fino alle competenze eno-gastronomiche da trasferire alle giovani generazioni. In questa particolare dimensione quotidiana, emerge l’esperienza del tempo come memoria circolare che permette di condividere e trasmettere, attraverso la condizione felice del consumo, passione e saggezza, secondo una tonalità educativa e formativa molto lontana dai dettami del lusso e della tradizione più conservativa. In questa dimensione si esplora anche il confine sottile tra esperienze private e iniziative pubbliche, o direttamente orientate al business.

Protagoniste del knitting
Grannies.inc è un’idea dell’inglese Katie Mowat, che ha ideato e realizzato un sito in cui è possibile far realizzare a maglia un proprio modello di accessorio da un gruppo selezionato di nonnine, esperte in quest’arte. Il sito recita: “Noi crediamo che con gli ‘strumenti’ adeguati, chiunque sia in grado di creare ogni genere di oggetto strano e meraviglioso”. Dare l’opportunità a chiunque lo desideri, di esprimere la propria creatività, godendo del talento di altri appassionati, è la missione di questo progetto di successo, nato nel 2009. Per la realizzazione dei capi viene utilizzata solo lana Merinos al 100% e di provenienza inglese. Recentemente è stata aperta una sezione dedicata all’abbigliamento e accessori per bambini. Il sito funziona anche come community di appassionati, come testimonia la gallery di immagini.

Scambio tra spazio (alloggio) e tempo (servizio)
Aider è un’Associazione francese che si occupa di sviluppo socio-economico nella Drôme (dipartimento nella regione Rodano-Alpi) che, con successo, sta portando avanti il progetto Coabitazione nella Drôme, per realizzare forme di coabitazione intergenerazionale. Nel 2009 è stato creato il primo gruppo per la coabitazione, costituito da 30 coppie, ciascuna di un anziano e un giovane (spesso uno studente), che si basa su un semplice presupposto: lo scambio tra uno spazio (l’alloggio) e il tempo (un servizio). Molte abitazioni si sono aperte anche solo temporaneamente. Aider ha notato come i giovani siano generalmente entusiasti dell’esperienza.

Letture a due voci
Sempre più diffusi anche progetti intergenerazionali di solidarietà, a sfondo culturale. Consapevole del nuovo ruolo sociale dei nonni, la Scuola dei Nonni Europea (EGPE) con sede a Lille, ha lanciato il concorso Lettura a due voci 2011, allo scopo di riunire due generazioni, i nonni e i nipoti, per una lettura congiunta, rivolta a tutti i maggiori di 50 anni e i bimbi dai 6 ai 10 anni in Europa. L’associazione si preoccupa di favorire il ruolo di mentori tipico degli anziani, nel condividere il piacere della cultura con i più giovani.
Memory #5, del coreografo Philippe Ménard, ha invece l’obiettivo di una progettazione coreografica intergenerazionale, portando in scena uno spettacolo di danza che riunisca coreografi di tutte le età. Si tratta di coinvolgere 26 ballerini e coreografi che attraverso la loro memoria artistica, contribuiscano a un nuovo progetto in scena.

  Il ruolo guida dei senior  
  • Alimentare nuove relazioni affettive tra generazioni, basate sul riconoscimento delle esperienze autorevoli
• Riconoscere e valorizzare il ruolo di guida dei senior, in contesti sociali sempre più destrutturati e bisognosi di rassicurazioni
• Innovazioni di prodotto e di servizio considerando l’assidua frequentazione tra nonni e nipoti
 
     

 

Allegati

202_Morace

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