Gli under 35 apprezzano la sostenibilità e ne fanno un elemento preferenziale quando si tratta di scegliere quali prodotti comprare e di quali servizi usufruire. Il 92% dei Millennials, infatti, è più incline a fare acquisti da una società etica, che salvaguarda ad esempio le risorse del pianeta o agisce con ricadute positive sulla comunità.
Questi alcuni dei dati presentati in vista del prossimo salone della CSR, che andrà in scena il 4 e 5 ottobre 2016 all’Università Bocconi di Milano per parlare di cambiamento, coesione e competitività come driver di sviluppo per le imprese.
Il 66% dei giovani nati fra il 1980 e il 2000 è inoltre più propenso ad investire in una realtà nota per il suo programma di CSR, mentre solo il 48% degli appartenenti alle generazioni più over è dello stesso avviso. A livello globale, poi, un consumatore su due è disposto a pagare un prezzo più alto per prodotti e servizi di tali aziende, mentre quattro persone su cinque ritengono che lo sviluppo della Corporate Social Responsibility possa avere un impatto significativo sull’economia europea.
Si tratta di una sensibilità che molti player stanno progressivamente intercettando, a partire ad esempio dall’inserimento del CSR manager, figura professionale presente nell’80% delle società quotate. “Al salone metteremo in luce alcune delle iniziative che tante organizzazioni stanno realizzando per affrontare meglio le sfide di un mercato sempre più complesso”, preannuncia Rossella Sobrero, del Gruppo Promotore dell’appuntamento.
Tra le aziende che hanno già aderito per la prossima edizione: Autogrill, AXA Italia, Banca Mediolanum, Barilla, CiAl - Consorzio Imballaggi Alluminio, Credito Valtellinese, CWS-Boco, Doxa Marketing Advice, Etica Sgr, Ferrovie dello Stato, Fondazione Pubblicità Progresso, Generale Conserve – Asdomar, HUMANA People to people Italia, Leroy Merlin, Nexive, Unipol.
