BLM Spa è un’azienda con sede a Cantù (CO) attiva nella produzione di macchine a CNC per la lavorazione del tubo metallico. L’azienda è parte di un gruppo (BLM Group) che comprende, oltre a BLM spa, anche Adige Spa (Sistemi di taglio laser e a disco di tubi) e Adige-Sys Spa (impianti speciali nell’ambito della lavorazione del tubo metallico e impianti per il taglio laser della lamiera) quest’ultime aventi sede a Levico Terme (TN). Il gruppo è tra i leader mondiali nella produzione di macchine utensili per la lavorazione dei tubi.
Intervistiamo l’Ing. Giovanni Zacco che è il Responsabile Sviluppo Nuovi Mercati per BLM Group. Ingegnere elettronico di formazione, Giovanni Zacco collabora con le aziende del gruppo BLM, a parte una breve parentesi professionale in un’altra grande realtà del settore, dal 1990. Nel 1998 è tra i fondatori di Adige-Sys, di cui diviene Amministratore Delegato per alcuni anni. Dal 2009 la sua attività si sposta a livello di gruppo con l’incarico di seguire lo sviluppo dei nuovi mercati.
Ing. Zacco, BLM Group è cresciuto in modo considerevole e costante negli ultimi 5 anni. A quali fattori deve questa performance?
I fattori sono molteplici. Da un lato c’è indubbiamente una importante crescita del mercato dei sistemi laser. In questo senso, BLM Group ha saputo sviluppare e valorizzare la tecnologia laser applicata alla lavorazione dei tubi e profilati di cui Adige Spa è stata pioniera. I sistemi Lasertube di BLM Group hanno avviato un processo di graduale ma incontrovertibile sostituzione tecnologica. Nel mondo delle lavorazioni su tubo metallico il laser sta soppiantando i sistemi tradizionali per il vantaggio economico che è in grado di garantire. Nonostante sia richiesto un investimento iniziale non certo trascurabile, la lavorazione laser garantisce un processo produttivo complessivamente più efficiente ed in definitiva decisamente meno costoso. Il risultato è che il pezzo finale ha un costo di fabbricazione inferiore.
Un altro fattore determinante per la crescita di BLM Group è la leadership tecnologica nel processo di lavorazione del tubo, nel suo complesso, dal taglio alla curvatura, dalla lavorazione laser alla sagomatura. La profonda conoscenza di questi processi unita alla predisposizione ad innovare costantemente i nostri prodotti, ascoltando le indicazioni che provengono dagli utilizzatori dei nostri sistemi, ci consente di avere una gamma di prodotti ampia e adatta ad impieghi in settori molto diversi: l’arredo, la meccanica, l’automotive, le costruzioni, i trasporti.
Un ultimo, ma non meno importante fattore di successo è la propensione all’internazionalizzazione. BLM Group è ben presente sia nei mercati tradizionali che in quelli emergenti.
In quali mercati è cresciuta di più BLM negli ultimi anni? E a quali guarda con maggiore interesse in prospettiva?
Paradossalmente il mercato nel quale siamo cresciuti di più negli ultimi anni è il mercato italiano, che si era ridotto a circa il 10% del nostro fatturato complessivo durante la crisi. Nell’ultimo anno ha recuperato buona parte di quanto aveva perduto, anche grazie alla spinta fornita da alcune misure normative di sostegno che hanno favorito il ricambio tecnologico dei sistemi di produzione. A parte il mercato Italiano, i mercati principali rimangono tradizionalmente Stati Uniti e Germania, mentre fra i mercati con alti tassi di crescita negli ultimi anni sono da segnalare la Polonia ed il Messico. Per il futuro Cina e India sono i due mercati che hanno certamente maggiori potenzialità. La Cina in particolare è un mercato certamente non facile da molti punti di vista, ma nel quale i nostri prodotti stanno trovando un buon riscontro e per questo siamo presenti con una filiale in grado di supportare la vendita e soprattutto fornire l’assistenza tecnica.
Cosa vuol dire per BLM fare “innovazione”?
L’innovazione per BLM Group è legata principalmente alla ricerca applicata che viene svolta in collaborazione con Università e Istituti di ricerca. Si sviluppano costantemente soluzioni tecnologiche in grado di migliorare le performance dei nostri sistemi per fornire vantaggi competitivi ai nostri clienti. Perseguiamo con grande convinzione questo obiettivo. Lo dimostra il fatto che il 70% circa del nostro fatturato proviene da prodotti che hanno meno di 5 anni di vita.
“Meccatronica” è un termine molto utilizzato per descrivere i percorsi di innovazione delle imprese come la nostra. Per BLM Group la meccatronica non è un’espressione del futuro. Semmai rappresenta il passato ed il presente. I nostri prodotti sono un connubio tra meccanica, elettronica ed informatica – quest’ultima oggi sempre più importante e preponderante.
La tendenza attuale è di spostare “intelligenza” all’interno delle macchine. Ai sistemi di produzione viene chiesto di prendere decisioni, che precedentemente erano in capo agli operatori, per ottenere un processo più affidabile ed efficiente mediante la riduzione degli errori. Non solo, ai sistemi è chiesto anche di simulare in anticipo il processo di lavorazione per verificare eventuali inefficienze ed anche di dialogare fra loro scambiandosi i dati e le informazioni necessarie per produrre particolari corretti fin dal primo tentativo.
Infine, quali sono a suo giudizio le caratteristiche che dovrebbe avere un buon manager?
Oggi il buon manager dev’essere innanzitutto capace di operare su problemi complessi e di affrontarli con una prospettiva olistica.
Nel caso specifico di BLM Group, la conformazione alla cultura aziendale rappresenta un requisito necessario. Una cultura che affonda le radici nel pensiero del fondatore e attuale titolare, Pietro Colombo, che ha seminato quella che definiamo la “Cultura del Noi” che si alimenta con la circolazione delle informazioni ad ogni livello, sempre nel rispetto della gerarchia per quanto riguarda la catena decisionale.
Un buon manager deve creare le precondizioni per far lavorare in modo efficace ed efficiente i team di persone di cui ha la supervisione. Le deve saper motivare, utilizzando la delega delle decisioni e delle responsabilità quale strumento principale.
La lezione manageriale che ci insegna questo caso (a cura di Guido Bortoluzzi)
BLM è un’azienda che ha perseguito una strategia di leadership tecnologica in una nicchia settoriale ben precisa. Pur perseguendo una parziale diversificazione del proprio business, l’azienda non si è mai allontanata troppo dal core business e dal proprio know-how tecnologico.
Si tratta di una lezione che molte imprese dimenticano nel perseguire strategie di diversificazione azzardate. La storia manageriale è lastricata di aziende che, dopo aver ecceduto con la diversificazione, sono state costrette a gravose operazioni di turn-around con successiva ri-focalizzazione attorno al nucleo di business originario.