B2b Stars è una specie di motore di ricerca per le Pmi progettato per migliorarne la visibilità. Sfrutta un database con oltre 1,7 milioni di imprese, il 99% di tutte le aziende registrate con 10 dipendenti o più in Europa. Per ognuna di essere sono presenti i dati di massima e le recensioni. L’idea è un po’ quella dei siti di comparazione ma questa volta focalizzata sulle pmi. Al termine del 2024, B2b Stars ha rilasciato un’analisi che descrive i fattori chiave per la crescita delle Pmi nel 2025. Vediamoli.
- Visibilità e reputazione
Secondo B2b Stars, visibilità e reputazione diventeranno driver strategici per il successo delle Pmi. In un ecosistema digitale complesso, conquistare spazio richiederà strategie innovative, indipendenti dai grandi colossi tecnologici e dagli investimenti in adv. La reputazione digitale diventerà un asset centrale: recensioni autentiche e feedback influenzeranno la scelta di partner e clienti nel mercato b2b. - Intelligenza artificiale e big data
L’Intelligenza Artificiale e l’analisi dei dati continueranno a evolvere come alleati fondamentali per ottimizzare i processi e prendere decisioni strategiche. Nel 2025, le Pmi saranno supportate da strumenti di AI e Business Intelligence che permetteranno l’accesso a tecnologie avanzate per competere con le grandi aziende. Automazione e personalizzazione saranno leve strategiche per utilizzare i dati come strumento decisionale. - Privacy e sicurezza, priorità per la competitività
La crescente attenzione alla protezione dei dati e l’inasprimento delle normative sulla privacy renderanno la sicurezza un driver competitivo essenziale. La conformità, la protezione delle informazioni e la limitazione dell’uso dei cookie, specialmente sulle piattaforme di networking, saranno fondamentali per consolidare la fiducia dei partner e clienti. Le Pmi con un approccio privacy-oriented si posizioneranno come partner affidabili.
Uno scenario complesso
L’analisi di B2b Stars parte dal punto di vista del motore di ricerca e dell’esperienza accumulata ma raccoglie degli elementi che possono essere considerati universali. Il primo è senza dubbio legato alle potenzialità dell’Ai che però richiede che siano verificati due fattori: la presenza di competenze con una vision e una capacità di concretizzazione dei progetti e un data set adeguato. Il tema è sempre lo stesso: se negli anni la tecnologia è diventata sempre più accessibile riducendo il divario di accesso tra medie-grandi aziende e Pmi, le risorse umane diventano sempre più centrali nell’interpretazione di quanto possibile e adatto al proprio modello di business. E conteranno moltissimo gli investimenti.
Nel 2025, la spesa Ict crescerà dell’1,5%, grazie a investimenti in Ai, Generative AI e Cybersecurity. Le Pmi contribuiranno con un incremento degli investimenti del +3,7% per le piccole e del +4% per le medie imprese. Tuttavia, il successo dipenderà dalla capacità delle Pmi di integrare queste soluzioni e formare competenze interne per sfruttare i dati come vantaggio competitivo. E questo è un percorso molto ripido perché la velocità con cui cambia tutto non è spesso compatibile con la capacità di reazione dei soggetti sul mercato.