Territori sempre più esposti alle incursioni del cambiamento climatico. E quindi l'importanza crescente dei consorzi di bonifica e irrigazione, enti pubblici economici a carattere associativo, protagonisti nella programmazione, progettazione, realizzazione e gestione di infrastrutture essenziali per garantire un territorio sicuro e idoneo al progresso sociale, economico e agricolo del Paese. In Lombardia, i 12 consorzi svolgono un ruolo fondamentale per:
- La ricarica delle falde: il 75% della ricarica dell’acquifero superficiale è garantito dall’attività consortile, contribuendo alla biodiversità e al riuso plurimo dell’acqua;
- La difesa del suolo: tramite la fitta rete di canali e i numerosi impianti idrovori i Consorzi garantiscono la salvaguardia del territorio provvedendo allo smaltimento delle acque meteoriche, realizzando e gestendo opere di difesa idraulica, come le vasche di laminazione e i bacini multifunzionali;
- La ricerca e l’innovazione: con progetti quali ad esempio l’europeo Maurice, che valorizza la falda come bacino strategico per le crisi idriche e la qualità dell’acqua e gli interventi realizzati di riconversione delle cave come bacini di accumulo e laminazione delle piene.
Ruolo strategico dei consorzi
I consorzi lombardi sono attualmente impegnati in interventi del valore complessivo di oltre 72 milioni di euro, finanziati attraverso strumenti di programmazione europea, nazionale e regionale, per migliorare l’uso dell’acqua e adattarsi ai cambiamenti climatici. Con il PNRR, sono stati assegnati 99,8 milioni di euro per 8 grandi interventi infrastrutturali, per la maggior parte già completati.
Nell’ambito del piano strategico per le infrastrutture idriche, promosso dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e dal Masaf, la Lombardia ha ottenuto l’ammissione di 40 interventi prioritari, inclusi tutti i 12 progetti proposti dai consorzi regionali, per un valore di oltre 250 milioni di euro. Questi interventi sono dedicati principalmente all’irrigazione e alla regolazione dei laghi, evidenziando ancora una volta la capacità di progettazione e innovazione del sistema consortile lombardo.
“Questa presentazione mi dà l’opportunità di tornare sul ruolo fondamentale dei consorzi di bonifica e irrigazione e sulla loro capacità di affrontare sfide sempre più condizionate dal cambiamento climatico -ha detto Alessandro Rota, presidente di Anbi Lombardia, nel quadro di una presentazione dedicata al ruolo dei consorzi di bonifica e irrigazione nel fronteggiare gli effetti del cambiamento climatico-. Tradizione ultracentenaria, autogoverno dei consorziati, competenze tecniche e capacità di pianificare a lungo termine costituiscono la miscela vincente per dare risposte concrete e durature al territorio, alle comunità e alle generazioni future. Superare l’emergenza per investire in piani strutturali è ormai l’esigenza primaria del sistema consortile”.
Verso un sistema digitale e sostenibile
Il futuro dei consorzi passa attraverso la digitalizzazione e l’innovazione. Strumenti come il CeDATeR (Centro Dati Acqua e Territorio Rurale) garantiscono un monitoraggio costante delle risorse idriche, offrendo un supporto concreto alla gestione sostenibile dell’acqua.
“Affrontare il cambiamento climatico richiede uno sforzo collettivo e integrato, basato su una nuova cultura dell’acqua che coniughi consapevolezza, formazione e innovazione -conclude Alessandro Rota-. I consorzi di bonifica e irrigazione, grazie alla loro organizzazione capillare e alle competenze tecniche, sono pronti a fare la loro parte, continuando a investire in interventi strutturali e nella diffusione di una visione sostenibile e lungimirante per il territorio”.