Akamai, provider di servizi di cloud computing e Content Delivery Network, ha individuato sulla base del Rapporto eCommerce per la stagione invernale 2014 alcuni trend con relative best practice che i retailer possono adottare per migliorare la web experience degli utenti. Quest’ultima incide infatti in misura crescente su engagement e fidelizzazione e richiede un’analisi qualitativa con successiva implementazione, per controllarne l’impatto in termini di business.
1. Velocità e funzionamento. A fronte di un continuo incremento dei volumi di traffico, e in particolare degli altissimi picchi stagionali registrati, è necessaria una maggiore conoscenza della vulnerabilità dei propri siti, ad esempio attraverso l’uso di test di carico, e un conseguente miglioramento della gestione dell’intero ciclo di acquisto. In tal senso è possibile usare modalità quali l’avvicinamento dei contenuti all’utente finale, l’accelerazione delle richieste al data center o fornitore di servizi cloud e l’ottimizzazione nella trasmissione dati.
2. Allungare la stagione. Anticipare l’apertura della stagione promozionale e aumentarne la durata, per raccogliere il massimo dei benefici sfruttando al meglio il potenziale di acquisto anche a livello concorrenziale.
3. Un piano di riserva. È fondamentale l’esistenza di un piano di backup che implementi strumenti quali la Shopper Priorisation, capace di gestire il sovraccarico di richieste mettendo in coda i clienti.
4. Il commercio mobile richiede a sua volta indagini specifiche, nell’ambito di un’analisi che tenga conto delle diverse modalità d’acceso e compatibilità. Si sottolinea tuttavia che, nonostante un notevole incremento in tal senso, il device mobile non è ancora diventato dominante e registra un calo nel periodo delle vacanze. Nel corso dei mesi invernali, infatti, i consumatori europei hanno scelto come tramite i device mobili per il 45% delle attività, contro il 47% di ottobre.
5. Aumentare la sicurezza a fronte del parallelo incremento dei cyber attacchi, proteggendo il sito e le informazioni del consumatore.