Human Capital Trends 2024: ora si parla di Human Performance

Il report "Human Capital Trends 2024" di Deloitte evidenzia l'importanza di nuovi modelli di misurazione delle performance e della fiducia tra organizzazioni e dipendenti

Solo il 17% delle aziende è efficace nel valutare il valore aggiunto dei dipendenti, mentre si comincia a integrare l'Ai nei luoghi di lavoro. C’è fiducia sui benefici, a patto di non trascurare due aspetti chiave: formazione e reskilling e valorizzazione della microcultura aziendale.

Introdurre nuovi modelli di misurazione delle performance, di promuovere la fiducia nel rapporto tra organizzazione e dipendenti, di accompagnare l’ingresso dell’AI nei luoghi di lavoro promuovendo anche le microculture aziendali. Sono questi i risultati principali che emergono dal report “Human Capital Trends 2024” di Deloitte, sviluppato su un’indagine globale con oltre 14.000 intervistati in 95 Paesi, Italia inclusa.

Il report parte dalla considerazione di come e quanto siano cambiati i confini che un tempo definivano il lavoro, richiedendo nuove metodologie di misurazione delle performance, superando l’approccio tradizionale, secondo il quale la produttività veniva valutata in base a parametri standardizzati, oggi non più sufficienti.

Lo sottolinea anche Alessandro Ghilarducci, human capital leader di Deloitte Consulting, secondo il quale è arrivato il momento di parlare di “Human Performance”.
Nella definizione di Deloitte, la Human Performance è un “ciclo virtuoso in cui i risultati umani e aziendali si rafforzano reciprocamente, generando valore per i lavoratori, l'organizzazione e la società”. Un approccio che dunque mira a migliorare l’ingaggio, la creatività, l’innovazione e il benessere, con un impatto positivo su tutta l’organizzazione.

Va detto che è un percorso ancora tutto da costruire: i dati globali del report mostrano come solo il 17% degli intervistati ritenga che la propria organizzazione sia molto efficace nel misurare il valore aggiunto generato dalle persone, mentre il 53% è ancora agli inizi.
Il dato positivo, almeno per quanto riguarda il mercato italiano, è che il 41% degli intervistati riconosce che le organizzazioni di cui fan parte stanno compiendo sforzi concreti per migliorare su questo aspetto specifico.

L'importanza della fiducia

Uno degli aspetti esplorati da Deloitte, soprattutto in un contesto in continua evoluzione qual è quello attuale, è il rapporto di fiducia che si ingegnera tra le organizzazioni e i loro dipendenti. Un rapporto che può deteriorarsi e compromettersi per una serie di fattori esogeni ed endogeni: difficoltà nella comunicazione, scelte strategiche, fusioni, outsourcing, ridimensionamenti, ridefinizione di ruoli e funzioni. In tutto questo, un ulteriore elemento di “disruption” è rappresentato dall’Intelligenza Artificiale, in particolare quella generativa, e il ruolo che tende ad assumere nell’ambito delle organizzazioni.

In questo scenario, appare chiaro che costruire e mantenere un rapporto fiduciario tra l’azienda e dipendenti e collaboratori può non essere semplice. Secondo lo studio di Deloitte, questo aspetto è particolarmente sentito nel nostro Paese: l’87% degli intervistati considera molto o di fondamentale importanza una maggiore attenzione alla fiducia e alla trasparenza tra lavoratori e organizzazione. Un dato particolarmente significativo, che evidenzia la necessità di prioritizzare la costruzione di un ambiente lavorativo basato sulla fiducia reciproca, essenziale per il benessere e la produttività dei dipendenti.

Intelligenza Artificiale in ufficio: verso l’integrazione delle competenze

Come accennato, l'introduzione dell'Intelligenza Artificiale rappresenta una delle sfide più rilevanti per tutte le organizzazioni, oggi più che mai chiamate a a riflettere su come integrare le capacità umane e quelle delle macchine in modo efficace. Trovare un equilibrio tra queste due componenti non è semplice, ma è fondamentale per la costruzione di strategie di lugo termine.

Secondo il report, il 67% dei partecipanti italiani ritiene che i benefici dell’AI supereranno le criticità che questa nuova leva tecnologica e strategica inevitabilmente porta con sé. Al momento, tuttavia, solo il 43% delle organizzazioni sembra aver avviato processi di formazione e reskilling per aiutare i dipendenti a sfruttare appieno le loro competenze umane in un futuro ad alta tecnologia. Non è un caso che il 76% dei rispondenti dichiari di desiderare che la propria organizzazione li supporti nell'immaginare come utilizzare le proprie competenze in un contesto sempre più tecnologico.

C’è la consapevolezza che l'integrazione tra uomo e tecnologia può portare a risultati aziendali migliori, promuovendo creatività e innovazione. Così come vi è la concreta percezione che le organizzazioni che incoraggiano la sperimentazione di nuovi strumenti tecnologici da parte dei dipendenti possano ottenere vantaggi significativi, basati sull'unione delle competenze umane e quelle abilitate dalla tecnologia.

Organizzazioni complesse e microculture

Ma puntare sulla sola leva tecnologica non basta: c’è un ulteriore aspetto che non va trascurato. Riconoscere e valorizzare le microculture aziendali è essenziale per il successo delle organizzazioni. La cultura aziendale non è uniforme e può variare tra team, funzioni e aree geografiche, influenzando significativamente il modo di lavorare.

Il report di Deloitte evidenzia che il 73% dei leader riconosce l'importanza di queste differenze culturali. Più del 70% dei lavoratori intervistati considera queste differenze cruciali per il loro modo di lavorare quotidiano. La gestione attenta delle diversità interne può creare ambienti di lavoro più inclusivi e allineati alle esigenze dei dipendenti, riducendo il turnover e migliorando la soddisfazione lavorativa. Non è un caso che il 73% dei lavoratori che ha lasciato la propria organizzazione lo abbia fatto per mancanza di allineamento culturale con l’organizzazione stessa. E questo, in un momento in cui la capacità di ingaggiare e “trattenere” dispendenti e collaboratori rappresenta una sfida organizzativa, è un aspetto da non trascurare.

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