Gruppo IV Gamma di Unione Italiana Food: “No a scelte ideologiche sugli imballaggi”

Riserve sulla normativa in via di definizione a livello comunitario per il timone di applicazioni non in linea con lo spirito dell'iniziativa

La proposta di Regolamento sugli imballaggi e i rifiuti d’imballaggio messa a punto dalla Commissione Europea è oggetto di critiche da parte del Gruppo IV Gamma di Unione Italiana Food. Pur condividendo lo spirito e l’intento della proposta, l’organizzazione delle che producono frutta e verdura freschi, lavati, confezionati e pronti al consumo segnala come la procedura di approvazione potrebbe incorrere in alcune criticità.

“Siamo convinti che sia fondamentale assicurarci che il Regolamento sia scritto in modo chiaro e inequivocabile per evitare che possa essere interpretato in modo differente da Paese a Paese e applicato in maniera inutilmente restrittiva in alcuni di questi, andando a penalizzare un determinato settore – commenta Andrea Battagliola, presidente del Gruppo -. Sarebbe, infatti, grave se il Regolamento permettesse l’eliminazione indiscriminata degli imballaggi monouso al di sotto di 1,5 kg senza una giustificazione derivante da una solida base scientifica”.

I numeri del settore

La IV gamma in Italia ha chiuso il 2022 con un valore complessivo di 982 milioni di euro, impiega circa 30mila persone ed entra regolarmente nel carrello di ben 20 milioni di famiglie. “Numeri che denotano il successo di una categoria di prodotti che risponde alle moderne esigenze nutrizionali, favorendo enormemente le occasioni e lo stimolo al consumo di frutta e verdura fresche, mettendole facilmente e rapidamente a disposizione dei consumatori”, rivendicano i promotori del documento.

Il quale ricordano anche che il packaging è fondamentale perché contribuisce a garantire la sicurezza igienico-sanitaria e la qualità organolettica degli alimenti, a preservarne i valori nutrizionali e a prolungarne la conservazione e la shelf-life. “Inoltre, l’imballaggio facilita le operazioni di trasporto, garantendo l’integrità dei prodotti e favorendo, al tempo stesso, una corretta comunicazione nei confronti del consumatore”, aggiungono.

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