Una decina di aperture sono previste nel planning 2016 delle gelaterie Grom. Si parla di Hong Kong, Stati Uniti, Germania, Francia e Italia. E per l’anno prossimo il focus è il Regno Unito. Ad oggi i punti vendita sono 74, l’ultimo dei quali è stato appena inaugurato uno nel mall di Dubai.
La società, acquisita al 100% da Unilever Italia nello scorso settembre, ha firmato un'area development agreement con il quale Gromart ha concesso il diritto in esclusiva per l'apertura di punti vendita a insegna Grom a Hong Kong. Qualcosa che assomiglia a un franchising. Il primo di questa tipologia di punti vendita verrà aperto in uno dei più grandi centri commerciali dell'Asia e sono già previste altre due gelaterie a Giacarta. E in agosto un'altra apertura a New York, in un mall nell'area di Ground zero. Ma il piano di aperture non è solo internazionale: Grom ha appena inaugurato a Verona, e in agosto aprirà un nuovo negozio a Milano, in zona Porta Romana.
La strategia alla base di questo fitto programma si traduce in un’accelerazione sulla crescita della rete internazionale e, soprattutto, sul minimizzare il rischio di essere legati a un solo Paese e alla variabile meteo. Una rete commerciale che spazia dagli Stati Uniti al Giappone, passando per Paesi con tanto sole e caldo, mitiga i rischi. Nel 2013 e 2014, infatti, il meteo sfavorevole e ha pesato sul conto economico, considerando che il 75% della rete Grom in Italia è al Nord.
Negli ultimi tre esercizi la società ha chiuso sempre in rosso e ha perso 7 milioni di euro. Nel 2015 (chiusura al 30 settembre) a fronte di ricavi per 30,7 milioni (+11% sull'anno prima) ha registrato un Ebitda di 1,1 milioni (-0,2) e una perdita netta di 3 milioni (2,3). I debiti verso banche superano i 7 milioni. Negli Stati Uniti la società ha realizzato ricavi per 3,4 milioni di dollari, in crescita dai 2,75 dell'anno precedente.
Si impone quindi la necessità crescere in Paesi assolati per la gran parte dell’anno e aprire nei centri commerciali. L'ingresso di Gromart nell'area di Unilever permetterà alla società uno sviluppo internazionale rapido e anche un'ottimizzazione della gestione finanziaria e delle procedure produttive. E in questa prospettiva, emerge la necessità di sviluppare tecnologie adeguate per servire le gelaterie da Hollywood a Tokio. L’obiettivo è fornire un prodotto premium garantito dalla filiera agricola italiana, privo di additivi chimici, come emulsionanti, aromi e coloranti. La società ha avviato un'attività di ricerca per sviluppare una linea di produzione del tutto nuova con tecnologie che consentirebbero di produrre sorbetti alla frutta (con trattamento termico necessario per sanificare dal punto di vista microbiologico) mantenendo il sapore della frutta fresca.