Nel 2018 le vendite di prodotti alimentari per la salute e il benessere hanno superato in Europa i 145 miliardi di euro (Fonte: Euromonitor). I consumatori oggi richiedono un accesso immediato a prodotti nuovi e più sani, realizzati in modo sostenibile e disponibili a prezzi contenuti. Un mercato in forte crescita dove start-up operanti nel campo delle tecnologie alimentari rispondono rapidamente a queste tendenze di consumo, conquistando quote di mercato e attirando ingenti investimenti.
Tuttavia, il rallentamento della crescita nei mercati occidentali e l’aumento del potere della distribuzione hanno ulteriormente ridotto i margini delle aziende alimentari, che con una minore disponibilità finanziaria non riescono a investire adeguatamente nell’innovazione.
Tradizionalmente, le grandi multinazionali considerano fusioni ed acquisizioni come una valida alternativa agli investimenti nello sviluppo di nuovi prodotti. Ma oggi si stanno imponendo nuove dinamiche, come rivela uno studio di AlixPartners: le alleanze strategiche che consentono alle aziende di espandere e diversificare la loro offerta, senza bisogno di ingenti investimenti in infrastrutture.
“Esistono molti tipi diversi di alleanze” spiega Marco Eccheli, direttore di AlixPartners, “ma in linea di massima si formano per aiutare i partner a godere di qualche forma di vantaggio organizzativo, economico, strategico. Sempre più aziende stanno stringendo alleanze strategiche per migliorare il loro vantaggio competitivo, entrare in aree di business in crescita o in nuovi mercati, contribuendo a minimizzare i rischi”.
I dettagli di questo studio, le alleanze già in essere, i numeri della rivoluzione foodtech e tanto altro nell'intervista a Marco Eccheli, direttore di AlixPartners: