Il Grana Padano si conferma il prodotto Dop più consumato al mondo con un totale di quasi 5 milioni di forme vendute.
A snocciolare i dati sulle performance registrate nel 2018 è stato il presidente del Consorzio, Nicola Cesare Baldrighi, durante l’Assemblea generale tenutasi a Desenzano del Garda.
Buoni i segnali che arrivano dall’export che ha segnato una crescita del 5,44% con 1.938.328 forme, distribuite per oltre l’82% in Europa con la Germania che si conferma primo mercato estero, seguita da Francia e Benelux.
La produzione, invece, si è divisa per il 36,61% a favore delle industrie e per il 63,39% delle Cooperative. Guardando, poi, nello specifico alle aree geografiche si evidenzia che la provincia di Mantova con 27 caseifici ha prodotto il 29,23% del totale annuo; Brescia con 28 caseifici il 22,74%; Cremona con 9 caseifici il 17,81%; Piacenza con 20 caseifici l’11,37%. Il Veneto, poi, con 23 caseifici (tenendo conto anche del latte veneto lavorato fuori Regione) raggiunge il 15,23%.
Guardando al futuro, Baldrighi ha sottolineato che: “diverse sono le iniziative in programma, la più importante delle quali riguarda lo sviluppo di un nuovo formato per il packaging delle diverse confezioni per dare maggiore omogeneità e quindi distintività al Grana Padano Dop. E soprattutto verranno introdotte 2 nuove categorie: il 18 mesi e il 24 mesi, dopo il vistoso successo del Grana Padano Riserva nel 2018, cresciuto nelle vendite del 30%. Quest’anno ci attende un compito arduo perché, a fronte e della diffusa soddisfazione dei produttori in relazione ai risultati ottenuti negli ultimi anni, il distacco di prezzo con i prodotti concorrenti richiederà ulteriori sforzi per non perdere quote di mercato. Per far sì che ciò accada e conquistare nuovi spazi, dobbiamo innalzare la qualità già elevata del nostro formaggio e comunicare con ancor maggiore incisività”.