Per il 70% delle Pmi il fatturato è generato prevalentemente dal mercato interno. Occorre cogliere le opportunità dell’export digitale
L’export per le Pmi Italiane è un obiettivo sempre più cogente, considerando lo stato di stagnazione in cui versano i consumi interni. Se l’opportunità è reale, vi sono delle barriere all’ingresso (in uscita, sarebbe meglio dire), legate agli skill necessari e agli investimenti per una digital strategy ad hoc.
Per superare questi ostacoli e consentire uno sviluppo del fatturato alle Pmi Italiane, Google ha annunciato e reso disponibile un set di tool evoluti, in grado di consentire un approccio facilitato verso l’export. Una risposta puntuale considerata la situazione di ritardo verso l’innovazione digitale che vive il nostro tessuto imprenditoriale.
Una recente indagine condotta da Google in Italia su un campione di 3000 rispondenti somministrata con questionari online, mette in evidenza alcuni dati degni di riflessione. Il 75% delle imprese italianenon ha attivato alcuna campagna sui motori di ricerca o sulle mappe. Un altro dato rilevante, seppur scontato, vede nella crescita del proprio business la priorità numero uno con un 44% di conferme. Inoltre, per il 61% delle Pmi italiane, trovare nuovi clienti è la sfida più importante del 2020, a seguire la fidelizzazione come primo obiettivo per il 44% del campione. Interessante il dato secondo il quale, per il 30% del campione, la sfida prioritaria sia l’aggiornamento tecnologico o un’attività promozionale efficace. Altre evidenze dello studio indicano che oltre il 50% delle Pmi italiane vorrebbe essere presente online per trovare novi clienti e il 40% per incrementare la notorietà del brand. Lo stato attuale del business delle Pmi italiane vede il mercato interno come fonte prevalente del fatturato (oltre il 70%) ma l’export si presenta come un’opportunità molto concreta.
Secondo Google, il volume di ricerche dei prodotti del Made in Italy è aumentato del 58% negli ultimi tre anni (2015-2018). Le categorie più ricercate sono l’alimentare (+51%), l’arredamento, il settore delle automobili (+21%), l’abbigliamento (+49%) e il turismo. I Paesi che dimostrano maggior interesse per il Made in Italy sono Brasile, India, Portogallo e Stati Uniti che generano un traffico di ricerche sopra la media; tuttavia l’interesse per il Made in Italy è in crescita anche in Francia, Germania e Regno Unito. La semplicità degli strumenti digitali e la loro accessibilità per concretizzare strategie di export è, secondo gli studi di Google, ciò che le Pmi ricercano maggiormente come dichiarato da Kim Spalding, global product director Google Ads per le piccole e medie imprese: “I titolari delle piccole e medie imprese svolgono spesso molti ruoli all’interno dell’azienda e hanno poco tempo a disposizione, ma anche i più impegnati sono consapevoli che la pubblicità online è fondamentale per acquisire nuovi clienti e guidare la crescita. Grazie all’applicazione del machine learning e delle più avanzate tecniche di automazione, Google Ads offre le campagne intelligenti (Smart Campaign) per aiutare le piccole e medie imprese a raggiungere i loro obiettivi di business”.
Google offre alla Pmi My Business, uno strumento di facile utilizzo che permette di gestire la presenza online dell’azienda in termini di fidelizzazione, new business, creazione di un web site e interazione con i propri clienti. A Pmi My Business si affiancano Market Finder per lo studio dell’export e Smart Campaign per la gestione delle campagne pubblicitarie online.
Market Finder è un tool completamente gratuito per lo studio dell’export. Attraverso guide, video e suggerimenti permette di identificare i mercati di destinazione più interessanti per l’impresa, partendo dalla semplice analisi dell’offerta presentata online. Market Finder restituisce il numero mensile di ricerche effettuate su Google analizzando l’utilizzo di Internet, i dati demografici e il reddito disponibile dei consumatori. Market Finder fornisce anche guide e suggerimenti di localizzazione per affrontare le questioni legate alla comunicazione nella lingua di destinazione, alle pratiche doganali o ai pagamenti più utilizzati. Infine, tra i servizi messi a disposizione delle piccole e medie aziende, vi sono spiegazioni su come creare campagne Google Ads nel Paese di destinazione con una serie di semplici case study, guide e video. Market Finder è disponibile all’indirizzo https://marketfinder.thinkwithgoogle.com/intl/it_it/
Per pianificare e mettere a punto delle campagne, Google mette a disposizione Smart Campaign. Grazie ad algoritmi di machine learning sono creati e ottimizzati annunci pertinenti in funzione dell’attività commerciale, del sito web e dalla scheda Google My Business. Gli inserzioni possono monitorare il rendimento dei propri annunci verificandone l’efficacia nell’ingaggiare nuovi clienti. Il tool restituisce tutte le variabili più importanti quali le visualizzazioni, il click-through, le call to action, le azioni sulla mappa e altro. Nonché poter utilizzare funzionalità di Google Analytics e il monitoraggio delle spese mensili. Smart Campaign è disponibile all’indirizzo ads.google.com/home/
La disponibilità di questi tool ha aiutato alcune Pmi a crescere attraverso l’online come testimoniato da LisolaStore e Lanieri, due imprese italiane specializzate in tessuti e abbigliamento.
LisolaStore è un’azienda familiare che vende tessuti da tre generazioni a partire dal nonno che è stato uno dei primi a portare sulla piazza di Milano i ricami fiorentini negli anni '40. Nel 2000 hanno aperto un negozio a Milano sfruttando anche Google My Business. Le visite medie del sito ogni tre mesi sono più di 800 e più di 300 persone utilizzano le indicazioni stradali per raggiungere. Oltre 100 chiamano il numero telefonico. Nel 2018 è stato aperto l’eCommerce con un sito costruito per vendere in tutto il mondo. Google Ads è il primo canale di traffico del negozio online e in seguito all'adozione delle Smart Campaigns e il supporto dell’agenzia di marketing SicomunicaWeb, l’eCommerce ha raddoppiato le entrate e generato un aumento del 200% delle transazioni (tra il 2018 e il 2019). Antonio Cannavò e Renato Ballone (Founders di LisolaStore) hanno dichiarato: “Grazie agli strumenti di Google abbiamo potuto realizzare il nostro sogno di continuare l’attività familiare. LisolaStore è cresciuta tantissimo negli ultimi due anni, consentendo di creare dieci nuovi posti di lavoro.”
Altro caso di studio è quello di Lanieri, il tessile italiano su misura a portata di click. Si tratta di un’impresa giovane che produce abiti per uomo con un servizio di “sarto digitale”. Gli acquisti possono essere fatti nel negozio fisico oppure online. Lanieri ha utilizzato Market Finder per pianificare le azioni future. La Francia ha già portato risultati con una crescita del fatturato del 60% anno su anno ed il 15% in più di nuovi clienti. Alberto Toso (Head of Digital Marketing Lanieri) ha dichiarato: “Grazie all’utilizzo di Market Finder e alle analisi dei mercati esteri, abbiamo confermato la validità dei nostri attuali investimenti e stiamo scegliendo quelli in cui investire in futuro”.