Gli italiani vedono un futuro tecnologico più facile, veloce e sicuro

Un consumatore su due è convinto che la vita nel futuro ipertecnologico sarà migliore. Le tecnologie, con l’Ai in testa, diventano "maggiordomi" e avranno un impatto su healthcare, mobiiltà e shopping

Intelligenza Artificiale, analisi dei dati e quantum computing sono le tre tecnologie al centro della ricerca Innovating the Future Together: gli italiani e la vita quotidiana nel futuro ipertecnologico, commissionata da Mastercard ad Astra Ricerche e presentata in occasione del Mastercard Innovation Forum 2024, l’appuntamento annuale dell’azienda dedicato alle novità ed innovazioni tecnologiche, concrete, che sono già a disposizione o che stanno per arrivare sui device di uso comune: dalle automobili o moto ai wherable fino ad arrivare ai robot. Tecnologie che abilitano innovative modalità di interazione e pagamento, le abbiamo viste in esposizione e ne abbiamo parlato nel video con Michele Centemero, country manager Italia di Mastercard.

Futuro tecnologico, opportunità e sfide

Dove impatterà il futuro ipertecnologico

Le maggiori aspettative sono riposte nel mondo healthcare (54%), nella mobilità (37%), nello shopping (30%), nel lavoro (29,6%) e nello studio (28,6%).

Più della metà degli italiani intervistati (1.236 interviste online consumatori italiani nella fascia d’età compresa tra i 18 e i 65 anni), pensa che la vita quotidiana migliorerà grazie alla tecnologia e il 35,3% delle persone ritiene di trovarsi a vivere una vera e propria rivoluzione, al pari di quella industriale. Nel concreto gli italiani vedono aiutante/maggiordomo al nostro servizio (37%), capace di sgravarci dalle faccende domestiche, così come un medico virtuale (36%) che si occupi del benessere mentale e fisico individuale, fino a Ai e assistenti robot capaci di lavorare al nostro posto (29%). Per ciò che concerne il mondo retail, è interessante notare le aspettative sullo spatial computing (55,6%) capace di agevolare gli acquisti attraverso la creazione di spazi virtuali in cui visualizzare in anteprima i propri prodotti.

L'utilizzo dei dati, vero e proprio petrolio di questi anni a patto di non travalicare i confini della privacy, non è più un tabù, secondo la ricerca esiste un sentiment positivo verso i sistemi di profilazione (42%), percepiti come un vantaggio, addirittura una specie di magia e uno stimolo a conoscere e scoprire di più. L’analisi dei dati è già parte integrante della quotidianità degli italiani che confermano di essere già raggiunti da offerte e servizi personalizzati resi possibili dalle informazioni che ciascuno di noi produce. Di sicuro serve aumentare l'educazione per poter comprendere le nuove tecnologie e poterle utilizzare al meglio e consapevolmente.

Intelligenza artificiale già tra noi, quantum computing nuova frontiera

Se l'Ai generativa è considerata dal 52% dei rispondenti un valido aiuto per lo sviluppo di testi, immagini e video, la conoscenza dell’Ai rimane piuttosto generica, con l’89,2% che ne sa più o meno qualcosa e solo il 6% con una conoscenza approfondita. Questa nuova tecnologia desta, infatti, interesse e curiosità per il 53,1% degli intervistati, mentre genera entusiasmo ed ottimismo per il 45% del campione. Più della metà degli italiani (56%) ritiene l’Ai ‘veramente intelligente’, tanto da essere in grado di replicare, o persino superare, l’intelligenza umana. Ma è un dato di fatto che il ragionamento sia ancora ciò che l'Ai sconta rispetto all'intelligenza umana.

Sulla frontiera del quantum computing infine, l'accelerazione della potenza di calcolo ed elaborazione di informazioni dei mega computer, nell’arco di circa 5 anni, prometterà un boost delle applicazioni future, in particolare dalla ricerca emerge l'impatto nel mondo shipping/delivery è giudicata capace di migliorare la vita per il 63,7% del campione. Seguita dall’interesse del 67,8% degli italiani per la sua applicazione al settore chimico/farmaceutico nella progettazione di nuove molecole, nuovi tessuti, nuovi materiali in tempi rapidi. Chiude infine il podio il computing applicato nel servizio di previsioni atmosferiche, tecnologia alla quale il 64,6% guarda con grande desiderio.

 

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