“Il blending, ovvero la capacità di combinare nelle giuste proporzioni oli con diverse caratteristiche, provenienze e disponibilità di anno in anno, ottenendo un prodotto superiore e diverso rispetto agli ‘ingredienti di partenza’, è un’arte antica -afferma Giovanni Zucchi- un ‘saper fare artigianale’ ancora sconosciuto ai più e che contraddistingue i blendmaster, i professionisti del blend, italiani”. È questo infatti l'obiettivo de L’Olio non cresce sugli alberi in cui Giovanni Zucchi non si presenta nelle sue vesti istituzionali (Ad di Oleificio Zucchi spa, l’azienda di famiglia attiva da oltre due secoli nel settore oleario, e da giugno scorso, in più è Presidente di Assitol, Associazione Italiana dell'Industria Olearia) bensì accompagna il lettore a conoscere una figura professionale poco nota ma essenziale: il Blendmaster, lo specialista nell’arte di selezionare e unire oli extra vergini da cultivar e provenienze diverse per creare accostamenti unici (blend), con determinate caratteristiche qualitative, stabili nel tempo e in base al posizionamento sul mercato.
12 Ricette d'autore da Claudio Sadler
L’Olio non cresce sugli alberi riserva poi un’inaspettata quanto golosa escursione nella grande cucina d’autore. Lo chef bi-stellato Claudio Sadler, infatti, firma una nota in cui descrive il collaudato rapporto tra la sua filosofia di cucina e l’extra vergine e propone una carrellata di 12 straordinarie ricette originali che vedono tra gli ingredienti protagonisti oli EVO e aromatizzati. La trattazione è arricchita infine dal contributo di cinque esperti del settore, che hanno accettato di rispondere a domande sull’arte del blending, da un’appendice tecnica sullo stato del settore e da un glossario.
Il libro in sintesi va dal campo verso il blending e dal blending riparte per arrivare sulla nostra tavola.