Giovani, imprese e lavoro al tempo dell’Ai #Linkontro

Come cambiano giovani, imprese e hr al tempo dell’intelligenza artificiale, che ha reso ogni transizione più veloce e violenta

Nell'epoca del great retirement, le aziende sono messe alla prova dalla sfida di trovare e trattenere i giovani talenti, che spesso danno priorità ai benefit che allo stipendio, mettendo la qualità della vita davanti allo stipendio nella scala delle priorità. Una sfida che passa anche dalla comprensione: “Le imprese hanno la grande sfida di capire come ragionano i giovani -comincia Davide Pellegrini, docente dell’Università di Parma- (oltre a quella di trovarli, dato che di fatto c'è un dato oggettivo di natura di scarsità quantitativa). Abbiamo effettuato un'analisi che si concentra sull'aspetto più comportamentale-qualitativo, quindi la difficoltà di intercettare i nuovi valori collettivi di queste nuove generazioni”.

Più differenze ma tutte note

Le distanze oggi si allungano e si fanno più profonde per via dell’accelerazione ai ritmi data dalla tecnologia. “La distanza qualitativa, di linguaggi e di valori dei giovani d’oggi rispetto alle generazioni che li hanno preceduti -continua il professore-, nasce proprio da questa esplosione tecnologica che di fatto ha accelerato enormemente tutto: mode, tendenze ed espressioni”. Un quadro che si va arricchendo grazie all’accesso sempre più facile alla conoscenza? Non esattamente: “Io l'ho definita ‘dispersione omologa attiva’ -sostiene Pellegrini-: è un piccolo paradosso, legato al fatto che apparentemente ci sono molte più micro-nicchie di differenziazione ma le conoscono tutti! Esiste una micro-segmentazione ma di fatto è standardizzata. Apparentemente ci sono molte più differenziazioni ma sono note e trasversali quindi è una ‘standardizzazione differenziata’, è una situazione un po’ nuova rispetto al passato”.

Cambia anche il mondo del lavoro

Cambiano i tempi, le generazioni, e il mondo del lavoro di conseguenza, infatti “sicuramente ci sono aziende -specifica il docente- che hanno lavorato moltissimo nel campo risorse umane per cogliere le nuove micro-differenziazioni. Stessa importante opera molte imprese hanno svolto per ridurre la distanza dai giovani d’oggi. La tendenza comune è quello di capire come ridurre il turnover e trattenere i giovani (e farli crescere) in azienda”. Un opera possibile forse solo ascoltando alcune delle loro richieste: “Se da una parte c'è il tema della qualità della vita, dall'altra c'è il fatto di creare nuove ambizioni, e i giovani ne hanno ancora molte ambizioni. è importante saperle coltivare nel tempo”, conclude Pellegrini.

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