Si sta concretizzando il piano di investimenti in veicoli stradali che Geodis, uno dei maggiori operatori di supply chain in Europa e nel mondo, ha implementato in Italia. Il piano punta con decisione verso la soluzione LNG (liquefazione del gas naturale) e mira a diventare leader nell'utilizzo di tali mezzi entro i prossimi 3 anni. La nuova flotta sarà impiegata per gestire i trasporti verso il Centro e Nord Italia svolta dal parco autisti del Parco Logistico di Castel San Giovanni (PC).
Insieme a Geodis, anche Conad è tra gli attori principali di questo progetto di logistica sostenibile.
“Conad, da sempre molto attenta all’impatto ambientale della propria supply chain, ha incoraggiato Geodis per lavorare congiuntamente su questo importante progetto” spiega Andrea Mantelli, responsabile della supply chain di Conad, la seconda catena della distribuzione commerciale in Italia.
“L’utilizzo di LNG nel campo dei trasporti e della logistica è un trend cruciale nel perseguimento di un ambiente più pulito e Geodis si sta impegnando ad abbracciare questa tecnologia – commenta Francesco Cazzaniga, presidente e amministratore delegato per la Contract Logistics Line of Business di Geodis in Italia. Cerchiamo costantemente di promuovere e adottare progetti sostenibili con l'obiettivo di diventare un punto di riferimento per il settore della logistica”.
Il punto focale della soluzione Geodis è l'uso del gas naturale liquido come alternativa a diesel o benzina. Tale politica è stata adottata al fine di garantire benefici ambientali a lungo termine, ma ha anche vantaggi economici dovuti al minor costo del LNG, che compensa l’investimento iniziale.
Il modello Iveco Stralis Natural Power AS440S40 T/P NP è stato scelto in quanto si tratta del primo veicolo alimentato a LNG progettato per missioni di lunga distanza. Con due serbatoi di LNG della capacità di 540 litri ciascuno, ogni mezzo ha un range di percorrenza fino a 1.500 km che, considerando il numero delle stazioni di rifornimento LNG e la loro distribuzione sul territorio, ne consente concretamente l’impiego nel trasporto di lungo raggio. In confronto alla versione diesel, ogni camion produce il 32% in meno di NOx, il 99% in meno di particolati e fino al 15% in meno di CO2. Anche l’inquinamento acustico risulta inferiore di 3dB(A) rispetto ad un equivalente Euro6.