I supermercati francesi di almeno 400 metri quadrati che butteranno via il cibo invenduto o in fase di scadenza rischieranno multe fino a 75mila euro e una pena fino a due anni di reclusione. Dopo circa un anno di iter, infatti, la cosiddetta legge Macron ha ricevuto il via libera dal Senato. In Francia, quindi, la gdo sarà obbligata a donare tali alimenti ad appositi enti no-profit, o a consorzi agricoli per il compostaggio, definendo protocolli ad hoc.
Si tratta di un procedimento che di inserisce in un più ampio piano antispreco del Paese, che da gennaio ha anche introdotto l’obbligo per i ristoranti che servono almeno 180 pasti al giorno di dotarsi di doggy bag, così da consentire ai clienti di portare a casa quanto avanzato.
I fautori della legge francese chiedono ora al presidente Francois Hollande di farsi promotore dello stesso cambiamento anche a livello europeo, portando l'iniziativa direttamente a Bruxelles.
Un plauso per la direzione legislativa francese è stato espresso da Gregorio Fogliani (in foto), presidente della Onlus QUI Foundation, che con il progetto Pasto Buono in Italia ha recuperato e donato ad oggi 800mila pasti. “Non possiamo che augurarci di vedere una simile norma contro gli sprechi presto introdotta anche nel nostro Paese. La Francia sta creando un precedente positivo per tutta l’Europa”, ha dichiarato Fogliani, ponendosi soprattutto a favore di incentivi per incoraggiare la buona pratica.
Gli ultimi dati diffusi da Last Minute Market relativi all'Italia parlano di 8 miliardi di euro di cibo gettati via ogni anno, pari a 76 chili di alimenti a persona. Per quanto riguarda invece la cosiddetta doggy bag, secondo Coldiretti il 33% degli italiani (del campione) dichiara di non avere problemi a portarsi a casa gli avanzi, ma solo il 10% lo fa regolarmente.