Gabetti, su dati dell'Agenzia delle Entrate, sottolinea il calo delle compravendite residenziali nel 1° trimestre 2024, -7,2% vs Q1 2023, per un totale di 154.770 transazioni

Secondo l'ufficio studi Gabetti, i dati pubblicati ieri dall’Agenzia delle Entrate sull’andamento delle compravendite residenziali al primo trimestre 2024 evidenziano un rallentamento del mercato, con una decrescita (-7,2%) rispetto al Q1 2023, per un totale di 154.770 transazioni. Questo calo accentua un trend che si era già rivelato nell’ultimo trimestre del 2023 e che riguarda tutte le aree territoriali e le grandi città del centro, come riporta la nota dell’Agenzia delle Entrate. Le flessioni maggiori riguardano i capoluoghi (-8,2%) rispetto ai non capoluoghi (-6,8%). Per quanto riguarda gli acquisti di immobili, sono stati effettuati per il 70% da chi ha fruito dell’agevolazione fiscale “prima casa”, in aumento rispetto al Q1 2023. In calo del 22% invece l’acquisto delle nuove costruzioni.

Facendo una panoramica sulle principali città, Milano è quella che perde maggiormente (-13,2%), seguita da Torino (-10,2%). Seguono poi tra i capoluoghi, con perdite tra il 4% e il 7%, Roma (-6,9%), Genova (-6,7%), Firenze (-5,9%), Palermo (-5,7%), Napoli (-4,4%). Il calo più moderato e sorprendente, viste le notevoli riduzioni degli ultimi trimestri, è a Bologna, che registra un -1,8%.

Tuttavia, questo primo trimestre 2024 si colloca in territorio ancora positivo, sia rispetto alla media degli ultimi 10 anni (+16%), sia rispetto all’ultimo anno pre-pandemia, il 2019 (+12%).

In questo contesto, il recente taglio dei tassi di interesse di 25 punti base da parte della BCE che ha portato il tasso di rifinanziamento da 4,50% a 4,25% rappresenta un incentivo che potrebbe sostenere un clima di mercato più favorevole -commenta Diego Vitello, senior research analyst di Gabetti Property Solutions-. Infatti, malgrado ci si aspettasse una riduzione più netta di almeno 100 punti base, il taglio della BCE è comunque un messaggio molto positivo perché indicativo del fatto che la politica rialzista dei tassi sembra essere ormai alle spalle”.

Rimane da capire quali saranno le decisioni di politica monetaria nelle prossime sedute delle BCE perché, molto dipenderà dall’andamento del livello dei prezzi, visto che ulteriori tagli dei tassi d’interesse avverranno alla luce di un calo dell’inflazione -aggiunge Vitello-. Un percorso del cui orizzonte temporale non si ha contezza, ma di sicuro il calo dei tassi non sarà così repentino come il rialzo. Tuttavia, stando alle previsioni del processo di disinflazione che sta rispettando le attese della BCE, è auspicabile che già nella seduta di settembre si possa perseguire con un taglio di ulteriori 25 basis point. Quindi, per il futuro, ci aspettiamo un mercato delle compravendite stabile al secondo trimestre 2024, e in leggera crescita a partire dal terzo trimestre 2024”.

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