Editoriale – Futuro prossimo

Cristina Lazzati
Qualche riflessione sui tanti temi emersi durante Linkontro 2024. Dalle promozioni alla denatalità, dal localismo all’agilità, tanti spunti per retail e industria

Reduce da Linkontro Nielsen, qualche veloce commento su quanto ascoltato partendo dai numeri ma senza soffermarvici in questa sede: la sensazione è che chi ha saputo gettare le basi al cambiamento, che ha saputo evolvere il proprio business in coerenza con il mondo che lo circondava non ha di che preoccuparsi, invece, d’altro canto, chi ha fatto lo struzzo, o semplicemente si è lasciato cullare dai passati lustri, adesso si trova in grande difficoltà. Non si tratta di canali, ormai vetusti anche nelle loro definizioni… supermercati, ipermercati, discount, in un mondo sempre più omnicanale, è ormai evidente che non sia la metratura a disegnare il canale, online e offline bastano e avanzano per capirsi.

Altro punto, ormai, a mio parere evidente è che il successo del localismo, della capacità di essere attori attivi nella propria realtà, o comunità, se ci piace di più, in realtà, nasconde il vero asset delle imprese vincenti, cioè la capacità di adattamento, di flessibilità, che si esprime, sì nel suo essere aderente alle richieste della clientela, ma che ha anche la faccia di chi sa oggi gestire dati e numeri, per capire quel che succederà domani e che ha la flessibilità per muoversi agilmente davanti ai cambiamenti.

Altro punto rilevante riguarda la pressione promozionale, che non sembra dare i risultati del passato e pur continuando (dissennatamente) a crescere non è ripagata dal cliente in proporzione.

L’invito a ripensare i meccanismi promozionali è esplicito ma non sembra cogliere grandi fautori. Come ha ben sottolineato Romolo De Camillis, nella conferenza stampa di apertura de Linkontro 2024, non si tratta di esser fautori dell’edlp a tutti i costi, l’hi-low ha il suo perché ma deve essere gestito, ricordando che il “low” nasce per “promuovere” non per svendere.

Infine, un ultimo punto macro ma da non sottovalutare: la denatalità. Non basta rendere impossibile alle donne abortire per far risalire le nascite, e non è questo il luogo per suggerire maggiore protezione alla genitorialità o politiche migratorie più avvedute, ma il risultato di un Paese che invecchia è che la fascia dei 55-65enni è la più numerosa e la più abbiente, quindi un consiglio a chi è nel business del retail e del largo consumo: pensate a prodotti e servizi per questa fascia di popolazione, che già oggi è quella che ha i carrelli premium, in cui spicca benessere, salute, cura del sé... i prodotti in sintesi che vanno dalla frutta e verdura ai salutistici, dagli integratori al make-up.

Un’ultima riflessione, il futuro è di chi sa farsi le domande giuste e non di chi pensa di avere tutte le risposte.

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