Fruit Logistica 2016, l’Italia innova nell’aggregazione

L’Italia risulta presente in maniera massiva a Berlino, con circa 460 espositori, ma non trasmette in maniera efficace un'idea di sistema. Non mancano le novità

dai nostri inviati Raffaello Bernardi e Salvo Garipoli (SgMarketing)

Anche quest’anno Fruit Logistica si conferma l’appuntamento mondiale di riferimento per il settore ortofrutticolo: 2.800 espositori da 84 Paesi, 65 mila buyer e operatori professionali di 135 nazionalità.

L’Italia risulta presente in maniera massiva a Berlino, con circa 460 espositori presenti a Fruit Logistica, ma, nonostante una concentrazione lievemente superiore al passato, il nostro Paese evidenzia ancora, in generale, una ridotta capacità di comunicarsi come sistema. In tale contesto non mancano, comunque, nuove esperienze di aggregazione come Opera Sca e Origine Group, operatori che stanno tentando di innovare i modelli organizzativi classici su due importanti filiere, pera e kiwi, attraverso logiche di partnership ancora oggi piuttosto inusuali in ortofrutta. In tema novità di prodotto, si segnala un certo fervore all’interno del segmento IV-V gamma, come dimostra l’azienda piemontese Zerbinati, forte di due new entry: le Zuppe BIO e i Burger’z, hamburger salutistici 100% vegetali non fritti, ad alto contenuto di proteine e fonti di fibre.

In generale ciò che emerge visitando i diversi padiglioni fieristici di Fruit Logistica è un più marcato orientamento al business da parte degli operatori presenti; una particolare nota di merito, in questo senso, spetta ai Paesi d’oltremare e emergenti, come Brasile e Egitto.

 

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