Franchising sotto la lente di Nomisma

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Un fatturato di 34 miliardi di euro per il franchising nel 2023, in aumento di quasi il 10% sul 2022. I dati di Nomisma per Assofranchising

Nel 2023 il franchising nel suo complesso in Italia ha raggiunto generato un fatturato di quasi 34 miliardi di euro (+9,9% a/a). Tutto questo con un impatto, diretto e indiretto, sull’economia dei fornitori e di tutta la filiera a questi associata. Sono i dati evidenziati dallo studio che Nomisma ha realizzato per conto di Assofranchising. “Alla luce delle dinamiche registrate negli ultimi anni-dice Roberta Gabrielli, head of marketing, business processes e communication di Nomisma-, il franchising in Italia vanta buone prospettive di ulteriore sviluppo. Il franchising si conferma un motore strategico per l’economia italiana, con un giro d’affari che complessivamente rappresenta l’1,8% del nostro pil e con importanti riverberi sia diretti sia a livello di indotto”.

Il valore aggiunto del franchising

Secondo i dati disponibili, il franchising nel ‘23 ha generato valore aggiunto per 41 miliardi di euro: 24,2 miliardi attribuibili all’attivazione diretta, 4,8 a quella indiretta e 12,1 all’indotto. Il franchising risulta una formula attiva in molteplici comparti. In gdo la sua incidenza è del 36%, con un giro d’affari di 12,3 miliardi di euro. 3,9 miliardi è il giro d’affari del franchising nel comparto della ristorazione, dove la sua incidenza è del 12%.

Lavoro e franchising

Nel franchising preso nel suo insieme, sono impiegati quasi 290.000 persone. I redditi da lavoro dipendente complessivamente generati sono pari a 15,9 miliardi di euro. “Sul fronte degli occupati -continua Gabrielli- il commercio al dettaglio è seguito dai servizi di alloggio e ristorazione e dal tessile-abbigliamento”.

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