Forno d’Asolo passa a Investindustrial e sposa Sammontana

La società, integrata con Bindi, è stata ceduta da Bc Partners. Valorizzazione stimata dal mercato intorno al miliardo di euro

Doppia operazione per il gruppo Forno d’Asolo, il cui controllo è passato da BC Partners a un consorzio composto da Investindustrial e dalla famiglia Bagnoli, fondatrice di Sammontana.

Cambio di prospettiva

Si concretizza così la cessione del produttore e distributore d’eccellenza di prodotti da forno surgelati, di cui si vociferava da tempo, con un passaggio nell’ambito del private equity.

“Guidato da un management team rafforzato negli anni, il Gruppo FdA ha superato con successo le sfide della pandemia di Covid-19 e ha dimostrato un’eccellente crescita negli anni successivi, sia a livello organico che attraverso ulteriori attività di m&a a livello internazionale”, rivendica un comunicato del venditore. Ricordando che la società ha chiuso il 2023 con mezzo miliardo di fatturato e oltre 85 milioni di euro di Ebitda (indicatore della redditività aziendale), quasi quadruplicando le proprie dimensioni dall’ingresso di Bc Partners. Così Stefano Ferraresi, partner del fondo, può sottolineare i progressi che hanno portato “un gioiello italiano” a diventare “un player globale”.

L’accordo con Sammontana

In contemporanea i Bagnoli e Investindustrial hanno annunciato una partnership per unire Sammontana e Forno d’Asolo, con la famiglia dell’azienda toscana di gelati che deterrà il controllo operativo e il fondo incaricato di gestire l’espansione internazionale. “Questa partnership unisce due aziende complementari che prestano la

massima attenzione alla qualità, simboli dell’eccellenza italiana e con capacità manifatturiere di primo livello, al fine di creare un gruppo internazionale globale di prodotti surgelati di pasticceria, dessert e gelato attraverso un

processo di buy and build e un’ulteriore espansione geografica”, sottolinea un comunicato diffuso dai compratori.

Nuovo organigramma ai vertici

Leonardo Bagnoli, ceo di Sammontana, sarà nominato presidente della società post-aggregazione, mentre Alessandro Angelon, ceo di Forno d’Asolo, ricoprirà il medesimo ruolo nel nuovo gruppo. Infine Marco Bagnoli diventerà Presidente di Sammontana Spa.

Il gruppo risultante dall’unione di Sammontana e Forno d’Asolo avrà un fatturato di quasi un miliardo di euro con stabilimenti produttivi in Italia, negli Stati Uniti e in Francia, e oltre 2.500 dipendenti. La nuova entità opererà

attraverso molteplici canali, essendo partner di bar, ristoranti, hotel, rivenditori alimentari e aziende di catering per i prodotti surgelati di pasticceria, dessert e gelato.

Va poi ricordato che Forno d’Asolo è già unita a Bindi, che già opera nel settore dolciario. Per l’acquisto dell’accoppiata si era parlato nei giorni scorsi dei private equity Pai, il gruppo industriale belga Vandemoortele e appunto Investindustrial, con quest’ultimo che poi ha avuto la meglio.

Non è stato comunicato l’importo della transazione, ma nel recente passato si era passato di una valorizzazione intorno al miliardo di euro.

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