Il sistema di foresta permanente di Paulownia inaugurato qualche giorno fa nel territorio veronese per ridurre la CO₂ in atmosfera e creare una filiera del legno sostenibile, è uno dei metodi più originali nell'ambito delle pratiche per ridurre l’impatto ambientale. La piantumazione di Paulownie è avvenuta vicino alla sede di Logistica Uno, uno dei più importanti operatori nel campo della logistica sul territorio Si spera che tale iniziativa non si limiti alla sede, ma si estenda anche anche ai depositi dell'azienda, 10 sul territorio nazionale, cui vanno aggiunti 3 piattaforme intermedie (transit point).
La Paulownia assorbe un quantitativo di anidride carbonica (CO2) fino a 10 volte superiore a quello di altre specie ed è l’albero con la crescita più rapida al mondo: già il primo anno può arrivare a 5 metri di altezza con un diametro 10-12 cm a livello del suolo, con enormi foglie (fino a 80 cm di diametro), grandi fiori melliferi che possono presentarsi di diversa colorazione, e un’ampia corona. È adatta all'agro-forestazione e migliora la biodiversità nei terreni dove viene piantumata. Si può stimare un assorbimento medio di CO2 compreso fra 85 e 100 kg all'anno per pianta fino al primo taglio. La Paulownia ha inoltre proprietà fitosanificanti, perché assorbe grandi quantità di metalli e sostanze tossiche, contribuendo a bonificare terreni su cui sarebbe difficile far crescere altre colture. Le foglie, una volta cadute, fertilizzano il suolo e arricchiscono il terreno di sostanze organiche.
La radice di Paulownia può arrivare fino a 8-9 metri di profondità: in ragione di tale sistema radicale, spesso viene utilizzata per assestare aree a rischio di erosione, frane o smottamenti. Il legno di Paulownia è molto pregiato, perché non presenta nodi, è chiaro, leggero, ma allo stesso tempo resistente. Una piantagione di Paulownia può arrivare a produrre oltre 500 kg di miele per ettaro.