La globalizzazione dei mercati ha reso il consumatore di oggi più attento e informato rispetto al passato, nonché volto alla continua ricerca di pratiche che possano supportare le sue decisioni d’acquisto e consentano di valutare ciò che acquista e consuma. Il consumatore consapevole, infatti, si aspetta sia un elevato livello di qualità dei prodotti sia un elevato livello di sicurezza alimentare. A tal proposito, la tracciabilità della catena di approvvigionamento alimentare ha gradualmente assunto una grande rilevanza. Recenti studi, infatti, dimostrano che la tecnologia Blockchain, grazie alla capacità di garantire l’integrità delle transazioni concatenate in ordine cronologico, è stata proposta con l’obiettivo di potenziare i sistemi di tracciabilità alimentare. Sebbene si tratti di una tecnologia emergente nell’industria agroalimentare, il sistema della Blockchain sembra possedere le potenzialità per garantire la qualità, la sicurezza e la sostenibilità dei prodotti agroalimentari.
Proprio in linea con questa prospettiva, negli ultimi tempi sono numerose le iniziative che si muovono in questa direzione. Ad esempio, l'azienda Galpagro (Córdoba, Spagna) ha ottenuto un finanziamento di 60.000 euro dal progetto europeo DIVA (*) per finanziare lo sviluppo della piattaforma Olivetrace, che utilizza la tecnologia Blockchain per migliorare la tracciabilità e la commercializzazione dell'Olio Extra Vergine di Oliva (EVOO). Si tratta di iniziative concrete volte a rendere trasparenza e autenticità a un prodotto prezioso come l'olio d'oliva.
Studi precedenti hanno mostrato la relazione tra l’autenticità percepita e la maggiore disponibilità a pagare per il prodotto offrendo lo spunto per indagare sul ruolo della tracciabilità nell’ambito di questa relazione. Al fine di rendere un maggior approfondimento sul tema, è stata condotta nel 2020 una ricerca che ha coinvolto l’Università di Messina e l’Università di Huelva (Spagna), avente l’obiettivo di esplorare il ruolo assunto dalla tracciabilità sul rapporto tra autenticità e disponibilità a pagare (WTP) del consumatore per i prodotti agroalimentari, in particolare per l'olio di oliva. La tracciabilità del prodotto è osservata come un fattore cruciale nel settore agroalimentare ritenuta anche in grado di prevenire errori di etichettatura intenzionali o accidentali (ad esempio, adulterazioni, frodi, e scandali alimentari). Lo studio è stato condotto in Spagna, considerata il produttore più importante di olio d'oliva al mondo, utilizzando un sondaggio online.
Dallo studio condotto su un campione di 191 consumatori è emerso che la tracciabilità del prodotto svolge un ruolo di mediazione nella relazione tra l'autenticità del prodotto e la disponibilità del consumatore a pagare per l'olio d'oliva. Nello specifico, i consumatori esposti a segnali di autenticità del prodotto tendono ad essere più consapevoli dell'importanza della tracciabilità del prodotto. A sua volta, l'importanza della tracciabilità del prodotto (ad esempio, la sua capacità di suscitare la sicurezza alimentare) aumenta la disponibilità a pagare per l'olio d'oliva.
Nella filiera agroalimentare, infatti, il sistema di tracciabilità del prodotto è orientato all’identificazione di attori e operazioni coinvolti nei processi di coltivazione, produzione e distribuzione al fine di accrescere la sicurezza alimentare. La tracciabilità, infatti, può essere vista come un sottosistema la cui presenza è indispensabile per la gestione della qualità degli alimenti diventando uno strumento essenziale per garantire sia la produzione sia la qualità del prodotto. In questo contesto, i segnali di autenticità del prodotto, ad esempio l'origine e la genuinità, potrebbero aumentare la consapevolezza del consumatore sull'importanza della tracciabilità del prodotto che fornisce rassicurazione durante il processo di selezione e di acquisto.
In conclusione, la ricerca fornisce alcune raccomandazioni per le imprese, le quali, considerando la tracciabilità come un nuovo strumento di sicurezza e qualità, dovrebbero costantemente sviluppare e implementare sistemi di tracciabilità ben strutturati per garantire più trasparenza coerentemente con le esigenze dei consumatori. Sebbene i costi associati all'implementazione di sistemi di tracciabilità siano considerati elevati, richiedendo continui investimenti in hardware e software, risorse umane qualificate, formazione e certificazione, la domanda da parte dei consumatori di informazioni in tempo reale sui prodotti che acquistano aumenterà e sarà uno dei vantaggi competitivi del marketing dell'industria agroalimentare. Inoltre, i benefici ottenuti dalla tracciabilità per alimenti ad alto rischio e di alto valore superano di gran lunga il costo della tracciabilità, considerata anche la maggiore disponibilità dei consumatori a pagare tali prodotti.
(**) Veronica Marozzo (Università di Messina), Alfonso Vargas-Sánchez (Università di Huelva – Spagna), Tindara Abbate (Università di Messina) e Augusto D’Amico (Università di Messina)
(*) Un'iniziativa di finanziamento a cascata H2020, ossia uno strumento che l’UE sta utilizzando per le PMI e gli imprenditori offrendo la possibilità di ricevere finanziamenti europei individualmente, senza dover partecipare direttamente ai grandi bandi diretti della Commissione Europea.