Nel periodo di lockdown per molti ristoratori il delivery ha rappresentato l’unica salvezza. Tuttavia, non tutti hanno le caratteristiche per adattarsi alle esigenze dei grandi player e molti non possono permettersi i costi associativi dei grandi contratti. Hanno quindi agito indipendentemente, ma ora restano i dubbi se mantenere questa nuova formula. In questo quadro si inseriscono le aziende di noleggio auto lanciando dei prodotti mirati, atti a consentire una pianificazione a breve termine, flessibile, adattabile all’esigenza di fare le consegne in piena sicurezza ed eventualmente cambiare idea, poiché per molti ristoratori la scelta del delivery resta comunque obbligata e poco remunerativa.
Cambiare idea è dunque centrale nel marketing attuale. In questa direzione nasce Arval Mid Term, il servizio di noleggio veicoli da 1 a 24 mesi che rappresenta una soluzione in grado di supportare i ristoratori nella gestione delle nuove necessità di noleggio senza contratti troppo vincolanti. Arval consente di scegliere tra 6 categorie di auto e 2 di veicoli commerciali leggeri, anche elettrici. La consegna è garantita in tutta Italia e le vetture sono sottoposte a procedure di sanificazione e igienizzazione.
“Oggi, ancora più di prima - spiega Alessandro Floria, head of Mid Term di Arval Italia - siamo vicini a tutte le aziende come quelle del settore della ristorazione alle prese con le consegne a domicilio”. Stessa scelta strategica con Flexrent di Leasys, un’innovativa formula “flessibile come un noleggio a breve termine ed economico come un noleggio a lungo termine, pensata per la ripresa delle attività in Italia” spiegano in una nota. Si può acquistare tramite voucher su Amazon, è disponibile in 3 diversi pacchetti, pensati per ogni esigenza: 7, 30 e 90 giorni rinnovabili ed è garantita la massima sicurezza, grazie agli elevati standard delle procedure di igienizzazione adottate. Anche qui l’auto può essere ritirata presso uno dei Leasys Mobility Store in tutta Italia.
Hosteria Antica Roma, mantenere la relazione con i propri clienti
Tra i potenziali clienti di queste offerte Hosteria Antica Roma, costretta a rinunciare al valore della location sull’Appia Antica a Roma, come racconta “l’oste” Paolo Magnanimi, unico nella Capitale che serve ricette risalenti ad Apicio, e ora alle prese con un menù da asporto in linea con la sua storia (hamburger di agnello alle erbe, lasagna millenaria, salsa garum). “È meglio a un’auto a noleggio di quella personale, ma la chiave di una scelta di delivery è nella relazione con i propri clienti, gli strumenti sono secondari” afferma Magnanimi. “Investire, anche a breve termine deve presupporre di contare su un target non generalista e fidelizzato”.
Tutti a Tavola Bistrot serve in un raggio di 20 km
Interessato al noleggio anche Tutti a tavola Bistrot a Roma vicino al mare dove non arrivano i rider. Lo chef Simone Zaninotto ci spiega: “Noi copriamo un territorio molto grande che va dai quartieri dell’Eur fino a Ostia, un raggio di 20 chilometri, e il noleggio è l’ideale”. Anche qui la specializzazione gioca il suo ruolo: tutti a tavola propone nel menù lo stesso piatto in versione senza glutine, senza lattosio, solo per vegani, solo per vegetariani, in modo che ci si possa mettere “tutti a tavola” senza che nessuno si senta discriminato. In questo caso fioccano gli ordini e l’auto diventa indispensabile tramutando il noleggio temporaneo in un probabile leasing.
Hosteria Tajoli, il delivery guardando al futuro
Decisione opposta per l’Hosteria Tajoli a Milano, cinque generazioni di cucina milanese. L’auto a noleggio è una soluzione obbligata. “Hosteria Tajoli non riusciva a rientrare nel meccanismo dei grandi portali -ci racconta Matteo Donnarumma- basta una piccola macchina per i nostri pochi ordini che sono però molto caratterizzati”. “In ogni sacchetto c’è uno sconto del 15% per chi tornerà a mangiare nel ristorante, e per ordini oltre 50 euro ho regalato un 45 giri nel sacchetto, con la speranza di vederli tornare a sentire le stesse canzoni dal vivo”.