Fnac-Darty, retailer attivo nel settore dell’elettronica di consumo, elettrodomestici, prodotti editoriali e servizi, dopo aver lanciato un’offerta pubblica di acquisto e scambio (opas) sul player italiano Unieuro, decide di abbassare la soglia di adesione all’offerta. Se prima, per ottenere il consenso degli azionisti giudicava necessario il 90% di adesione, ora si accontenta, per così dire del 66,67%. L’obiettivo il delisting, per far poi confluire Unieuro in una nuova società.
Perché abbassare la soglia di adesione?
La mossa potrebbe far pensare che Fnac-Darty, non avendo trovato riscontro positivo abbastanza ampio fino ad ora sul mercato, abbia pensato a una prova di forza, accontentandosi del consenso del 66,67% degli azionisti e costringendo gli altri alla cessione (sempre se non dovessero sorgere questioni legali). Interrogato sulla questione da Mf – Milano finanza, il ceo di Fnac-Darty Enrique Martinez ha risposto che la mossa rientra nelle facoltà dell’offerente e che i colloqui sono stati positivi e incoraggianti con un ampio numero di azionisti di Unieuro, anche fra coloro che hanno deciso di comprare azioni Unieuro dopo l’annuncio dell’opas. Martinez ha riferito al quotidiano finanziario anche di non essere preoccupato da potenziali questioni legali che possano ostacolare la realizzazione dell’operazione.
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Le condizioni dell’offerta non cambiano
Invariate le condizioni dell’offerta: il corrispettivo è 9 euro in denaro più 0,1 azioni di Fnac-Darty per ogni azione di Unieuro. La proposta comporterebbe un premio del 42% rispetto al prezzo delle azioni prima della data di comunicazione dell’interesse e rappresenterebbe anche un apprezzamento del 20% rispetto al prezzo target medio degli analisti, secondo quanto comunica Fnac-Darty in una nota. Gli azionisti di Unieuro hanno tempo per decidere entro la fine del periodo di adesione, il 25 ottobre 2024.
Fnac-Darty: con Unieuro per creare sinergie nell’Europa Meridionale
Gli offerenti riaffermano nel comunicato diffuso alla stampa la loro “forte convinzione relativamente all’attrattività del corrispettivo” e la volontà di creare un rivenditore leader nel settore della vendita al dettaglio di elettronica di consumo, elettrodomestici, prodotti editoriali e servizi in Europa Meridionale e Occidentale rappresenti un vantaggio per tutti i clienti, dipendenti e gli affiliati in franchising di entrambe le società e intendono mantenere tutti i dipendenti di Unieuro (perplessità erano state sollevate anche dai sindacati), come anche la volontà sarebbe quella di mantenere il management attuale.
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